NUOVO UFFICIO PER SOUSA, DIA FA SEMPRE GOL –

E sono tre. Al Mary Rosy, adiacente ad uno dei campi di allenamento, ora anche Paulo Sousa ha un ufficio con tanto di vetrate, da cui può sempre guardare verso il campo, mentre lavora con il suo staff o è impegnato in qualche videocall. Il trainer portoghese trascorre moltissimo tempo presso il centro sportivo a cui la proprietà granata ha destinato ingenti risorse per apportare ulteriori migliorie e, su input del diesse De Sanctis, gli è stato destinato un ufficio nuovo di zecca simile ai due già esistenti. Il primo era sorto lo scorso anno per volere di Walter Sabatini da cui lo ha ereditato l’attuale ds granata che ha poi chiesto ed ottenuto che ne sorgesse un altro destinato alla squadra scouting. De Sanctis ed i suoi collaboratori passano a loro volta molto tempo al centro sportivo, preferendo lavorare sul campo più che nella sede di Scavate Case Rosse che presto verrà dismessa per essere trasferita all’Arechi. E, così, è sembrato logico e naturale che anche Paulo Sousa ed il suo staff potessero avere un ufficio tutto loro. La richiesta del direttore sportivo è stata subito esaudita ed il tecnico lusitano si è visto confezionare un gradito regalo che è stato molto apprezzato e che sottolinea e conferma la sintonia tra lui e l’area tecnica che fa capo a Morgan De Sanctis, che domani festeggerà i suoi 46 anni. Il tecnico ed il direttore sportivo hanno un feeling consolidato ed una visione comune che viene condivisa anche dalla proprietà e dalla dirigenza che fa capo all’amministratore delegato Maurizio Milan. Lavorare tante ore al giorno per la Salernitana così da riuscire a colmare il gap che separa il club granata da quelli che hanno alle spalle più anni di serie A, possono far leva su stadi di proprietà e su centri sportivi propri. Le strutture sono una tematica molto sentita e su questo la società vuole accelerare, ma deve anche fare i conti con la burocrazia. Poi c’è la parte tecnico- sportiva. La scorsa estate la Salernitana è riuscita a portare in granata Boulaye Dia con un modico investimento per il prestito, un milione di euro, ed un diritto di riscatto a dodici che ora potrebbe essere motivo di rimpianto per il Villarreal. Il senegalese è arrivato in doppia cifra in serie A, ha fatto gol agli scorsi Mondiali ed anche ieri è andato a segno con la sua nazionale nella gara col Mozambico in cui la quinta rete è stata realizzata da Diallo, uno degli altri attaccanti cercati la scorsa estate da Morgan De Sanctis, rimasto poi allo Strasburgo. Dia sarà il grande investimento di Iervolino il prossimo giugno. Il patron lo riscatterà per dodici milioni, la cifra concordata con il Villarreal lo scorso anno da De Sanctis, e poi si vedrà il da farsi. Sull’attaccante ci sono già diverse squadre e nel finale di stagione la sua valutazione potrebbe ulteriormente lievitare. Non ha giocato, ma ha comunque incassato la prima convocazione in nazionale maggiore l’austriaco Daniliuc, pagato cinque milioni lo scorso agosto e seguito da club europei di un certo livello. La plusvalenza anche nel suo caso potrebbe essere cospicua. Dall’ufficio al Mary Rosy per ciascuno dei comparti dell’area sportiva alle idee per il futuro, passando per il lavoro sul campo: oggi la squadra ha sostenuto una sgambatura in famiglia a ranghi ridotti per forza di cose. Dalla metà della prossima settimana torneranno a disposizione i nazionali e Sousa si concentrerà sulla partita del due aprile a La Spezia, uno degli snodi decisivi per imboccare una via meno tortuosa per la salvezza.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto