OBBLIGO SCOLASTICO: ECCO LE NOVITA’ DEL PROTOCOLLO SOTTOSCRITTO IN PREFETTURA A SALERNO –

Ha preso il via da tempo il lavoro che ha portato oggi, a Salerno, prima Prefettura in Italia,  alla sottoscrizione del protocollo d’intesa contro il fenomeno dell’evasione e della dispersione scolastica. “Ho preso spunto dalla sollecitazione della procuratrice presso il tribunale per i minori, Patrizia Imperato e del presidente del Tribunale, per cercare di dare attuazione, in maniera omogenea, alle novità che erano state introdotte dal decreto Caivano” ha spiegato, in apertura dell’incontro il prefetto di Salerno, Francesco Esposito. Si tratta del decreto che introduce novità normative per rilevare l’evasione dell’obbligo di regolare frequenza scolastica. Una volontà di fermare il fenomeno ( anche se il provincia  di Salerno secondo l’ultimo report  è in diminuzione) condivisa da tutti i sindaci dei 158 comuni della provincia, e che sono stati ascoltati in un confronto che si è articolato nel corso di tre riunioni, promosse dalla Prefettura, nel corso delle quali si è anche cercato di capire come poter dare corso a questa nuova normativa, risalendo alle cause del fenomeno e alla sua consistenza. Ne è nato un gruppo di lavoro e con il contributo di tutti si è dato forma al protocollo che mette nero su bianco una serie di modalità operative che,dal dirigente scolastico al sindaco, alla procura, fissa un cronoprogramma che  lancia l’allarme su un presunto caso di evasione,   apre anche alla possibilità di indagare per risalire alle cause dell’abbandono ed arriva entro un mese anche alla possibile ammonizione per i genitori. Tra le novità c’è appunto l’inasprimento delle sanzioni per i genitori inadempienti verso l’obbligo di frequenza e si attiva un osservatorio presso l’Ufficio scolastico provinciale. Nascono anche due tavoli: uno sul disagio giovanile ( i suicidi sono il secondo motivo di morte dopo gli incidenti stradali nei ragazzi tra i 15 ed i 25 anni) ed un altro sulle dipendenze ( la cronaca di questi giorni con l’arresto di mini pusher dimostra che cresce lo spaccio ed il consumo di droghe, ma anche dipendenze dai video e social).

 

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro