OMICIDIO FORNELLE: IL GIALLO DELL’ARMA

Pare che non ci siano più dubbi sulla dinamica che ha portato all’uccisione di Eugenio Tura De Marco. L’anziano carrozziere e Luca Gentile hanno avuto una colluttazione e proprio durante il litigio il 21enne, probabilmente per difendersi – come sta raccontando – ha colpito il suocero. Ad accertare la dinamica è stato il medico legale Adamo Maiese nel corso dell’autopsia alla quale ha partecipato anche il perito di parte, Luigi Mastrangelo, incaricato dall’avvocato Enrico Lizza, difensore del giovane salernitano ora rinchiuso in carcere con l’accusa di omicidio. Sono stati nove, e non cinque, i colpi inferti dal ragazzo alla vittima. Cinque di questi sono stati sferrati sul volto e sulla testa del sessantenne e sono poco più che graffi, altri due, quello al fianco e quello mortale al cuore, sono invece più profondi. Secondo quanto accertato dal medico legale che ha svolto l’esame autoptico, la vittima è deceduta in quindici minuti. Secondo il perito, incaricato dell’esame dal sostituto procuratore Elena Guarino, Eugenio è stato ucciso con un coltello da cucina, dello spessore di meno di tre millimetri e una lunghezza di almeno quindici centimetri. Mentre si svolgeva l’autopsia Luca Gentile era ascoltato in carcere dal gip Piero Indinnimeo e dal pm per la convalida del fermo, poi puntualmente arrivata. C’è ancora da risolvere il giallo dell’arma, quel coltello che Gentile riferisce che gli sarebbe stato puntato contro da Eugenio e che lui, dando un calcio al suocero avrebbe fatto cadere a terra. Coltello che i carabinieri hanno cercato domenica pomeriggio nell’abitazione in piazza D’Aiello e che è stato ritrovato riposto in un mobiletto bianco e non a terra, mentre l’arma del delitto, il coltello con il quale il giovane avrebbe ucciso il suocero, non è stato ancora ritrovato benché Luca Gentile abbia detto di averlo lanciato nell’Irno nel tratto a ridosso del parco Pinocchio. Piccoli dettagli importanti ai fini processuali. Come importante sarà anche l’esame dei cellulari del 60enne e del fidanzato di Daniela per verificare effettivamente l’esistenza di minacce-ricatti che Luca afferma di aver ricevuto da Eugenio per non aver assecondato le sue avances.

Autore dell'articolo: Marcello Festa