OMICIDIO VASSALLO, LE INDAGINI “DEPISTATE”?

Depistaggio delle indagini. E’ l’accusa dalla quale dovranno difendersi il colonello Fabio cagnazzo ed il suo collaboratore Luigi Molaro, che con l’ex carabiniere il sessantenne brigadiere Lazzaro Cioffi dovrà difendersi dall’accusa di aver deviato la pista per arrivare ai veri autori dell’omicidio di Angelo Vassallo il sindaco di Pollica ucciso 12 anni fa, secondo le indagini che vedono al lavoro il capo della procura di Salerno Giuseppe Borrelli che con la direzione distrettuale antimafia ha dato ordine ieri ai carabinieri del Ros di eseguire elle perquisizioni a carico di nove indagati, esistono fiondate ragioni per ritenere che il sindaco pescatore sia stato ucciso per impedirgli di denunciare un traffico di sostanze stupefacenti che puntava ad aver nel porto di Acciaroli il suo terminal , probabilmente potendo contare su un supporto ed una protezione. Il 24 agosto Vassallo telefonò al procuratore capo di Vallo della Lucania Alfredo Greco anticipandogli alcuni elementi, ma non riuscendo mai a formlulare la denuncia alla stazione dei carabinieri perché fu ucciso proprio la sera prima dell’appuntamento.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro