OPERAZIONE ANTIDROGA FINAL CLEANING, 31 ARRESTI NELLA PIANA DEL SELE –

Un giro d’affari corposo pari a circa un milione di euro l’anno. E’ la cifra stimata dai carabinieri del comando provinciale di Salerno che stamani con l’ausilio dei reparti Carabinieri delle  Province di Napoli e Varese, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa

dal GIP del Tribunale, su conforme richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, nei confronti di 31 indagati (27 in carcere, 4 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati dei reati di ”associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, detenzione, messa in vendita, trasporto, offerta, consegna, distribuzione e commercializzazione di rilevanti quantità di sostanze stupefacenti, in particolare di cocaina, marijuana ed hashish”.

L’operazione battezzata “Final Cleaning”, come ha spiegato questa mattina il Comandante Provinciale, il colonnello Gianluca Trombetti,  è frutto di una complessa attività, nata da uno spunto investigativo di personale di PG della Compagnia CC di Eboli nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, integrata da intercettazioni nonché da copiosi riscontri a seguito di osservazione e pedinamento degli indagati, ha consentito di individuare due distinti gruppi criminali, di cui uno facente capo alla famiglia D’ALTERIO, operante prevalentemente in Campagna, ed un altro al DIANESE Cosimo, operante prevalentemente in Eboli, che avevano autonomamente organizzato una fittissima rete delittuosa operante in tutti i Comuni della Piana del Sele.

Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che Cosimo Dianese di 27 anni di Eboli, pur di assicurarsi il controllo delle piazze di spaccio, non esitava a porre in essere azioni intimidatorie nei confronti dei possibili concorrenti o coloro ritenuti tali; in particolare, nel marzo del 2019, si è reso responsabile, in concorso con Attilio Foglia, Gerarda Paradiso e Cristian Pema, dell’incendio doloso di quattro autovetture all’interno dell’auto rivendita ”Mayo’s Car”, con sede ad Eboli, in quanto il DIANESE riteneva che il proprietario del citato esercizio commerciale potesse essere un possibile concorrente nella gestione dello “spaccio” sulla piazza di Eboli.  Altro episodio è registrato nel maggio 2019, quando sempre Cosimo DIANESE rimaneva vittima di un’azione estorsiva posta in essere nei suoi confronti dal Giuseppe, MORELLO quale mandante, e Vito COPPOLA e Domenico, SIRICA quali esecutori, per il recupero di un credito di una fornitura di cocaina non pagata, il cui valore ammontava a circa€ 3500.

14 le persone arrestate nel corso dell’attività investigativa dei  Carabinieri di Eboli agli ordini del Comandante Emanuele Tanzilli, con sequestri di droga.  Gli assuntori di sostanze stupefacenti, tutti maggiorenni, utilizzavano le piattaforme di messaggistica Facebook, Whatsapp ed Instagram per contattare gli spacciatori e concordare il luogo, la quantità e l’orario per concretizzare la cessione.  Dalle intercettazioni telefoniche è emerso altresì come gli indagati utilizzassero il consueto ”linguaggio criptico”; ne sono esempio le frasi ”bomba a mano”, ad indicare le dosi di cocaina già confezionate, un ”kg di pasta”, ad indicare la quantità di stupefacente che doveva essere approvvigionata nonché le parole ”birra, donne o scarpe”, ad indicare lo stupefacente che doveva essere consegnato.

Autore dell'articolo: Barbara Albero