ORLANDO IN TOUR AL TRIBUNALE DI VALLO DELLA LUCANIA

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha fatto tappa questa mattina al Tribunale di Vallo della Lucania, nel Cilento, in occasione del “tour” nei tribunali più in difficoltà sul fronte della giustizia civile. “Ci sono opinioni diverse su quali siano e quali sono le priorità, ma mi sembra che si sia riconosciuto un impegno del governo ad affrontare un tema – ha aggiunto – che è al centro dell’attenzione dei magistrati, ossia quello della organizzazione. Mi pare sia giusto quello che ha detto ieri il presidente Sabelli, cioè che le critiche fanno crescere. Questo deve valere in tutte le direzioni”. “Il tema cruciale è quello della scarsa permanenza dei magistrati all’interno degli uffici, un dato che riguarda tutte le sedi periferiche.”. Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando, questa mattina a Vallo della Lucania per incontrare i vertici degli uffici giudiziari e i rappresentanti della magistratura, dell’avvocatura, del personale amministrativo e delle organizzazioni sindacali per discutere delle difficoltà e dei disagi riscontrati e di individuare le soluzioni più idonee e rapide per riportare la produttività su migliori standard di efficienza. “Il tema dovrà essere affrontato anche in sede legislativa, – ha aggiunto Orlando – da un lato consentendo un utilizzo più pieno dei giudici di prima nomina e dall’altro aumentando i tempi di permanenza dei magistrati, prima di chiedere il trasferimento. Purtroppo, i tre anni di permanenza attualmente previsti sono un tempo che non consente neanche al capo dell’ufficio di organizzare una attività di programmazione a lungo termine””Il nostro Paese è arrivato a 700 milioni di risarcimento nei confronti di persone vittime di processo con tempi irragionevoli. E’una mortificazione”.  “Il nostro impegno è quello di aiutare questi uffici a risolvere la situazione. – ha proseguito il ministro Orlando. – Vogliamo creare una forma di tutoraggio nei confronti dei tribunali in difficoltà, un canale diretto per accedere ad alcuni strumenti, da quelli necessari alla formazione, a quello informatico, a quelli che riguardano anche la mobilità del personale amministrativo, al fine di colmare i vuoti di organico venutisi a determinare”. “Quello che chiediamo è un progetto di carattere organizzativo che – ha concluso il ministro – ci consenta di dire che si farà un salto di qualità nell’arco di un tempo ragionevole”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro