OSPEDALE DA PROCIDA: DALLA MORTE ALLA RINASCITA –

L’ospedale Da Procida salvato dalla morte rinasce con la prospettiva di farne un centro di ricerca ed un polo regionale per la riabilitazione. E” il futuro delineato per l’ex sanatorio che continua ad essere riferimento per i casi di tubercolosi dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca . Nel suo tour tra le strutture sanitarie della Campania, oggi il governatore è salito in via Laspro per visitare l’ospedale che da sindaco ha difeso contro i diversi tentativi di chiusura. 59 posti letto in più come ha ricordato il delegato regionale alla sanità Enrico Coscioni la possibilità di crescere ancora oggi sgomberato le nubi che per tanti mesi si erano addensate sul futuro dell’ospedale dove come ha ricordato il commissario straordinario, Nicola Cantone, oggi c’è l’unica tac che funziona a servizio dell’utenza che arriva da fuori e presto ne arriverà un’altra. Il percorso continua ed il primo passo è stato delineato dallo stesso commissario che scusandosi per le transenne che delimitano una parte della facciata dell’ospedale , dopo un sopralluogo dei vigili urbani e del fuoco, ha promesso al Presidente De Luca interventi urgenti di rifacimento. De Luca che non ha nascosto il suo apprezzamento per la struttura sanitaria ricordando il suo passaggio da utente quando vi è stata ricoverata alla madre, ha preso spunto dal Da Procida, per presentare il suo piano per la sanità campana. Fine del commissariamento entro il 2017, un nuovo ospedale per l’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona per la quale ha chiesto esplicitamente a Cantone di continuare a lottare anche per la facoltà di Medicina contro i tentativi napoletani di fagocitarla e una forte battaglia a livello nazionale per stabilire nuovi criteri di ripartizione dei fondi . De Luca ha illustrato anche i punti sui quali si agirà: valutazione mese per mese dei risultati dei responsabili delle strutture, riorganizzazione della medicina di base e della rete di emergenza , un’ unica struttura per la farmaceutica e soprattutto stop alla fuga verso ospedali fuori regione. “Ci daremo un’organizzazione tedesca – ha concluso De Luca-  la sanità deve essere vicina alla povera gente.

 

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro