PANCHINA CORTA ED ERRORI: UN KO CHE DEVE INSEGNARE

Con una rosa più esigua dei 22 effettivi che erano saliti a Bologna, con pochi cambi a disposizione e con qualche calciatore ancora in ritardo di condizione, Fabrizio Castori stava per portare a casa un risultato positivo che è sfuggito a causa di due colossali distrazioni su palla da fermo. Il tecnico marchigiano non ha gradito e lo ha fatto notare alla squadra. Inconcepibile per chi fa dell’attenzione feroce in fase difensiva il suo mantra perdere una partita in questo modo, dopo essere stato per due volte in vantaggio. Intervistato a caldo da Dazn, Castori ha dato la sua lettura della gara, lodando la squadra per l’atteggiamento tattico ma bacchettandola per le leggerezze sui corner risultati fatali e determinanti per riscrivere la storia di una partita che poteva davvero avere un altro epilogo.
Eppure, al di là dell’impegno e dell’attenzione profusi, la Salernitana ha confermato le sue mancanze numeriche e qualitative in fatto di organico. Ieri mancava lo squalificato Di Tacchio, mentre contro la Roma mancherà Strandberg e si vede come basti poco, anche l’assenza di una pedina, per rendere corta la coperta. Ed allora è dovere della società completare il mosaico granata, aumentando le scelte a disposizione di Castori con più calciatori e con qualcuno che possa garantire qualità ed esperienza, ingredienti che in serie A non possono mancare. Radovanovic e Sabiri sembrano nomi caldi per il centrocampo, ma anche la difesa necessita di almeno un altro tassello. In attacco occorre almeno un altro tassello che abbia caratteristiche diverse dalle punte in rosa. Otto giorni alla fine del mercato sono un tempo prezioso, da non sprecare. All’orizzonte c’è la Roma di Mourinho ed affrontarla davanti ai tredicimila dell’Arechi con qualche rinforzo in più non sarebbe male.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto