PAREGGIO DI RIGORE, MA QUANTI ERRORI

La Salernitana non sa più vincere e strappa un pareggio di … rigore ed in extremis con la Cremonese all’Arechi. Festival del gol, delle emozioni, delle espulsioni, con un finale infuocato nel principe degli stadi. Finisce 3-3 il match con i grigiorossi di Bisisoli. Ospiti sempre avanti e granata sempre costretti a rincorrere, finanche il doppio svantaggio. Una doppietta di Celar, rigore di Dziczek e pareggio momentaneo di Di Tacchio per granata prima che Zortea illudesse ancora gli ospiti. Nel quinto dei sei minuti di recupero, però, ancora Di Tacchio, ancora su rigore pareggia i conti. Squadre in dieci per l’espulsione prima di Arini – Sponda Cremonese – che aveva favorito il recupero dei padroni di casa e poi di Lombardi che aveva riportato la parità numerica. Nel finale rosso anche al tecnico Bisoli e al team manager granata Avallone che non se le sono mandate a dire.

Ancora un rigore di Di Tacchio. Ancora all’ultima curva. Stavolta non per la salvezza, ma per salvare almeno la faccia e l’imbattibilità all’Arerchi, sotto gli occhi di Claudio  Lotito. Una partita folle e dai nervi tesissimi (alla fine saranno quattro espulsioni di cui due dalle rispettive panchine) per via della posta in palio per entrambe le squadre.

Ventura si affida ad un pesante turnover, rivoluzionando la squadra in tutti i reparti del campo. Molti cambi erano anche preventivati ma l’inserimento di Giannetti dall’inizio al fianco di Djuric spiazza tutti. I granata si schierano con un finto 3-5-2 di posizione che si trasforma sovente in un improbabile 4-4-2 quando Ventura si accorge che su fronte opposto Celar sta letteralmente facendo sfaceli su quella catena. I grigiorossi partono a specchio, ma salgono subito sugli scudi grazie anche ad un regalo confezionato da Jarszynski che all’alba del match spiana la strada a Celar che inaugura il festival del gol, infilando Micai. La rete ha l’effetto di un pugno in pieno volto e stordisce la Salernitana. Nella ripresa accade di tutto e di più. La Cremonese parte ancora più forte, sfiorando il raddoppio più volte sugli sviluppi di calci piazzati. Alla fine il solito Celar castiga nuovamente i granata sugli sviluppi di una ripartenza fulminante. Per fortuna ci pensa Arini a dare una … mano ai granata, murando cn il braccio una bordata di Di Tacchio in piena area: rigore e secondo giallo per l’ex irpino. Dal dischetto Dziczek trova l’angolino (28’) e la Salernitana dimezza lo svantaggio con la superiorità numerica. I granata sfruttano bene l’uomo in più. Cerci dalla bandierina centra il palo e sugli sviluppi della stessa azione Di Tacchio di testa su assist di Lopez trova il gol del pareggio. Partita finita? Niente affatto. C’è ancora tempo per una colossale ingenuità di Lombardi che ha un gesto di stizza nei confronti di un compagno e scaraventa il pallone nell’orbita del direttore di gara che gli sventola in faccia il rosso. Con le squadre in 10, la Cremonese cala il tris con Zortea che trova il jolly con un tiro cross vincente su cui Micai avrebbe potuto fare qualcosa in più. Le emozioni non sono finite perché proprio allo scadere il nuovo entrato Gondo subisce fallo in area di rigore da parte di Mogos: l’arbitro non esita neppure un attimo ed indica il dischetto. Dagli 11 metri, dopo mille proteste dei lombardi che hanno portato anche gli allontanamenti di Bisoli e del team manager Avallone (i due se le sono dette di santa ragione), Di Tacchio è freddo e implacabile e trova il pareggio proprio all’ultimo respiro. Un punto di carattere per la Salernitana. Un pareggio che evita la crisi, ma che non può nascondere alcune problematiche emerse dopo il lockdown. La squadra è apparsa ancora una volta involuta, scarica, distratta. I soli due punti in tre partite fotografano impietosamente il momento. E meno male che il campionato stia ancora aspettando la Salernitana che nonostante la brusca frenata si ritrova ancora nei play off, sebbene all’ottavo ed ultimo posto utile. E venerdì prossimo c’è il derby con la Juve Stabia all’Arechi.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta