I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore con la collaborazione di quelli dei reparti territorialmente competenti e del Ris di Roma, stanno eseguendo a Roma e in tutti i capoluoghi di regione, perquisizioni all’interno della Direzione Generale dell’Inps e notificando un ordine di esibizione di documenti presso le direzioni regionali dello stesso istituto, emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore. I provvedimenti scaturiscono da un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Roberto Lenza, condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della medesima procura. Si tratta di un nuovo filone investigativo della maxi inchiesta denominata “Mastrolindo” che finora ha portato all’esecuzione di 44 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e professionisti e al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 137 milioni di euro, relativamente alla costituzione di diverse aziende inesistenti situate nell’agro nocerino sarnese e operanti nel settore terziario, come ditte di pulizie, sulle quali insistevano migliaia di falsi rapporti di lavoro al fine di conseguire indebite erogazioni previdenziali e assistenziali dall’Inps (indennità di disoccupazione, maternità e malattia). Secondo il procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, Giovanni Izzo, che ha disposto perquisizioni presso la Direzione generale dell’Inps e notificato un ordine di esibizione di documenti presso le direzioni regionali, ”la complessa attività investigativa, svolta con il supporto di attività tecniche, ha consentito di accertare diverse incongruenze nel sistema di verifica della performance (internal auditing) dell’Inps”. L’indagine dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, nell’ambito di un filone della maxi inchiesta Mastrolindo, ha riguardato aziende ”inesistenti” di pulizie nell’agro nocerino-sarnese sulle quali insistevano migliaia di falsi rapporti di lavoro al fine di conseguire indebite erogazioni previdenziali e assistenziali. Tra le incongruenze di cui parla il procuratore ”l’ inserimento nel database di dati fittizi relativi alle ispezioni effettuate e al numero di rapporti di lavoro annullati, sulla base dei quali veniva effettuata la verifica del raggiungimento degli obiettivi annuali prefissati dalla Direzione Generale”. E ancora, si parla di ”indebita erogazione di compensi a titolo di incentivo per la produttività raggiunta a dirigenti e funzionari dell’Inps per un ammontare in corso di definizione. Solo per il biennio 2012-2013, lo stanziamento complessivo è stato stimato in circa 361 milioni di euro”
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