PESTRIN COME “AGO” NELLA ROMA

Il ritorno del capitano. Magari un passo più indietro come nel secondo tempo di Pescara, ma comunque di nuovo in campo dopo il forzato turno di stop per squalifica che aveva fatto seguito al gran gol contro l’Ascoli all’Arechi. Le emergenze in difesa e a centrocampo potrebbero indurre Torrente a schierare Pestrin al centro della difesa. L’assenza di Bernardini per infortunio lascia poche chance al trainer granata se intende schierare la squadra con 5 difensori in linea. L’unica alternativa di ruolo è Trevisan che non gioca dalla trasferta di Chiavari del 17 ottobre scorso.

Il capitano in ogni caso è in lizza per due maglie: difficilmente se ne starà seduto in panca domani nel big-match contro il Cagliari, proprio alla vigilia di Natale. La soluzione difensiva, in verità, è stata già sperimentata a Pescara e con buoni risultati: allora al fianco proprio di Trevisan; domani eventualmente centrale dei centrali con Lanzaro ed Empereur ai suoi fianchi, anche per garantire alla Salernitana un migliore sviluppo del gioco, potendo, il capitano, far ripartire l’azione dalla propria area di rigore. In Abruzzo con una difesa a “4”, domani dovesse arretrare il capitano con una retroguardia a “5” che sta dando maggiori garanzie al tecnico. Una soluzione alla De Rossi, tanto per intenderci, o meglio ancora alla Di Bartolomei nella Roma, quando “Ago” venne impiegato da Liedhom al fianco di Wierchwood, ma anche alla De Nadai. Nella stagione ’85-’86, infatti, l’allora tecnico della Salernitana, Giampiero Ghio, decise di arretrare il suo centro-mediano metodista Michele De Nadai sulla linea difensiva sacrificando in panca la “bandiera” Del Favero. In quel caso l’intuizione del tecnico venne ripagata da risultati e prestazioni fino a quel momento inimmaginabili. Con un centrocampista di qualità piazzato al centro della difesa, in grado di far ripartire l’azione con precisione e puntualità, quella Salernitana cominciò a volare, trovando geometrie e qualità. Corsi e ricorsi storici? Questo è quello che si augura Torrente dovesse schierare Pestrin centrale dei centrali. In caso contrario invece, il capitano sarà schierato in mediana. In tutti i casi, in una partita così delicata, Torrente non rinuncerà ad uno come Pestrin complici pure le non perfette condizioni fisiche di Bovo in mediana. Di certo contro la corazzata Cagliari sarà “5-3-2”, spartito tattico che si è rivelato più equilibrato ed efficace.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta