PIANO TRAFFICO DI SALERNO, LE CRITICHE DI “ALI” –

Il giorno dopo la presentazione della bozza di piano traffico urbano nuovo per Salerno, arrivano le prime reazioni. Per l’associazione Ali, presieduta da Oreste Agosto, “Come al solito, il Comune agisce senza far partecipare i cittadini alle scelte che li riguardano direttamente.
Valuteremo nel dettaglio il piano all’esito della

piena conoscenza.
Considerazioni preliminari possono farsi in ordine alla bozza pubblicata sul sito comunale.
In primo luogo, il piano obbligatorio previsto dal codice della strada deve essere per legge un piano di immediata realizzabilità.
Da quanto si legge non sembra la bozza rispettare il detto requisito.
In particolare, per quanto riguarda la sosta, si attende la realizzazione di nuove aree di sosta quali piazza della Libertà.
La prova provata che a Salerno le scelte urbanistiche scellerate hanno condizionato la qualità della vita dei cittadini.
In altri termini, di misure di immediata realizzabilità non se ne vedono.
Infatti, per quanto riguarda il trasporto pubblico urbano, che dovrebbe essere il punto cruciale della mobilità urbana sostenibile, si parla di “filosofia generale”, quindi di ipotesi, ma nulla di concreto.
Non si comprende, come la bozza voglia o possa risolvere i problemi e le criticità della circolazione giornaliera, in tempi brevissimi, anche in considerazione delle prossime congestioni natalizie.
La soluzione del problema di una città come Salerno è infrastrutturale, che avrebbe dovuto programmarsi in tempi medio lunghi.
Invece, da oltre 25 anni, l’amministrazione comunale, sostanzialmente inattiva, non è stata in grado di organizzazione il necessario trasporto pubblico collettivo.Di potenziamento dell’offerta infrastrutturale non se ne parla.Di miglioramento della sicurezza stradale per ridurre gli incidenti, nemmeno.Di decongestionamento dell’area centrale di Salerno, con la creazione di zone a traffico limitato ampie, con la correlativa creazione di soluzioni integrate del sistema dei trasporti, men che meno.
Non da ultimo, fa riflettere la mancanza di sistemi concreti per abbattere i livelli di inquinamento atmosferico, acustico, in ossequio alle leggi ed alla normativa comunitaria per l’abbattimento delle emissioni inquinanti.
A quanto pare, di soluzioni concrete di immediata applicazione si continua ancora a studiare, sperando di non attendere altri 20 anni!
La verità è che continua a perdere la Città.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro