PORTE GIREVOLI IN INFERMERIA E QUEL BUCO NELLA LISTA OVER PESA TANTO

Nella settimana che proporrà tre gare ravvicinate Gian Piero Ventura dovrà fare ancora una volta di necessità virtù. Neanche il tempo di riaccogliere in gruppo Lombardi e Jallow che sono arrivati gli stop per Cicerelli e Firenze. L’esterno ha saltato la gara di Venezia e potrebbe dare forfait anche per quella col Perugia, mentre il centrocampista ligure ha avuto un contrattempo fisico durante il match da ex al Penzo e starà fuori per una decina di giorni. In mediana si spera di poter avere a disposizione Akpa Akpro che ha ripreso ad allenarsi col gruppo, ma che non gioca dalla gara di Cosenza dalla quale sono trascorsi quasi due mesi. Difficile che l’ex del Tolosa possa, dunque, addirittura giocare dal primo minuto contro il Perugia. Senza Firenze, Ventura dovrà decidere se schierare Odjer e Maistro ai lati di Di Tacchio oppure riproporre, come fatto col Frosinone, Kiyine nel ruolo di mezz’ala, confermando Lopez a sinistra e lanciando da titolare Lombardi a destra. Resta in attesa di una chance Dziczek che è considerato alternativo a Di Tacchio nel centrocampo a tre e che difficilmente potrebbe giocare insieme al capitano, visto che sarebbe necessario un cambio di modulo ed un conseguente diverso assetto della mediana. In difesa non ci saranno novità, anche se si registrano i progressi di Heurtaux, che, si spera, quanto prima potrà dare una mano ed un po’ di ossigeno a chi ha sempre giocato in questo intenso avvio di stagione. In attacco c’è più scelta, dal momento che ci sono Giannetti, Djuric e Jallow a giocarsi due maglie in attesa di Cerci. Proprio dagli attaccanti ci si aspetta qualcosa in più. Al di là dei pali e delle dubbie decisioni arbitrali, l’ultima rete di una punta risale alla trasferta di Livorno e fu siglata da Djuric. Giannetti e Jallow non segnano dalla gara col Pescara, unica gara interna in cui la Salernitana sia andata in rete su azione. Contro il Perugia si attendono novità e progressi, anche se l’infermeria continua a metterci lo zampino. Pesa ora più che mai la cervellotica decisione di trasformare Calaiò in osservatore a metà settembre, lasciando un vuoto nella lista over che sarebbe stato importante per non dire fondamentale colmare.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto