PORTI CAMPANI, PRIORITA’ AI DRAGAGGI

Lo sviluppo del sistema portuale italiano e campano in modo particolare. Se n’è discusso questa mattina a Napoli alla presenza del Ministro Delrio, autentico spinoff della riforma del sistema che così tanto ha fatto discutere, il governatore della Campania Vincenzo De luca, da sempre molto attento alle dinamiche che accompagnano il sistema e il presidente dell’Autorità portuale del mare Tirreno, Pietro Spirito. Riflettori puntati sul Porto di Napoli e su quello di Salerno, ora accorpati sotto un’unica governance ma comunque indipendenti nello sviluppo dei rispettivi traffici commerciali. Nel corso del suo intervento Delirio ha posto l’attenzione su un problema che sta frenando tanto il porto di Napoli che quello di Salerno, ovvero la necessità dei dragaggi. Musica per le orecchie del presidente De Luca che lanciato a rete, si è limitato a mettere il piedino e fare gol. “Scavare un po’ di sabbia in Italia diventa un calvario” ha dichiarato De Luca. Lo stesso governatore ha aggiunto che è necessario realizzare una connessione tra porti e le aree interportuali e realizzare un sistema di mobilità efficace. A rassicurare istituzioni e operatori del settore ha provveduto Pietro Spirito che ha promesso che Il dragaggio nel porto di Napoli “inizierà a luglio prossimo e durerà due anni” e analoghe operazioni sono state giù previste per il porto di Salerno dove i lavori di escavo del fondale per permettere l’attracco di navi di stazza superiore alla media, sia navi container che da crociera, dureranno otto mesi.

Autore dell'articolo: Marcello Festa