PORTIERE: TERRACCIANO IN POLE, MA QUANTA CONFUSIONE

Torrente sfoglia la margherita. E lo fa per il ruolo più delicato della squadra. Quello del portiere. Alla vigilia del testa coda con il Cesena all’Arechi, è ancora ballottaggio tra Strakosha e Terracciano. Con quest’ultimo che pare favorito sul giovane albanese.

I due portieri sono stati alternati tra i pali in maniera infruttuosa e pericolosa fino ad oggi. Con il rischio concreto cioè di bruciare entrambi. Fino alla frittata: sfornata e e consumata negli ultimi due turni di campionato. A cavallo delle gare con il Trapani all’Arechi e l’Entella in quel di Chiavari, tanto per intenderci. Strakosha ha giocato le prime due partite della stagione, contro Avellino in casa e Brescia al Rigamonti. La settimana successiva arriva il trasfert per Terracciano e l’ex Catania viene spedito in campo da Torrente nella gara interna con lo Spezia che coincide pure con la prima sconfitta della stagione per i granata. Terracciano gioca cinque match di fila, alternando – così come aveva fatto Strakosha – cose buone e cose meno buone. Con il Trapani all’Arechi, però, il numero uno originario della provincia di Caserta commette un’autentica papera che favorisce il successo dei siciliani firmato dal salernitano Citro. In sala stampa Torrente anticipa tutti assicurando che a Chiavari, nella gara successiva con l’Entella, avrebbe dato nuovamente fiducia a Terracciano. In settimana arriva pure il pensiero della proprietà con Lotito che evita di affrontare in maniera diretta il discorso sul portiere, ma velatamente lascia intendere di avere altre idee pur rispettando le scelte dell’allenatore. Ironia della sorte alla vigilia del match in terra ligure è lo stesso Torrente che svela un misterioso infortunio a Terracciano, rimasto nell’ombra fino a quel momento, e investendo nuovamente Strakosha titolare. E siamo alla storia recente. Il portierino dell’under 21 albanese emula Terracciano: commette un’ingenuità che favorisce il successo dell’Entella siglato da Costa Ferreira.

Inevitabile che si scatenasse un polverone di polemiche sulla gestione dei due giocatori. A tal punto da far perdere le staffe finanche ad un dirigente esperto come Fabiani che, nel tentare di spazzare via i dubbi, ha soltanto alimentato il vento delle frizioni.

Ma tant’è. Domani Torrente dovrà decidere a chi affidare le chiavi della porta granata. E magari sarebbe giusto che, qualsiasi sia la decisione, la porti avanti dando fiducia al suo numero uno. Anche perchè la porta della Salernitana è sempre rimasta sistematicamente aperta per le bocce da fuoco avversarie. Ma questa, cappellate a parte dei portieri, è una responsabilità che va attribuita a tutta la squadra e non soltanto a Strakosha o Terracciano. I numeri del resto sono chiari: Strakosha ha giocato tre partite, incassando quattro gol; Terracciano è sceso in campo 5 volte raccogliendo per nove volte la palla nella sua porta.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta