PORTO DI SALERNO, PRESIDIO PER… CAMBIARE LA ROTTA DELLE NAVI DA GUERRA –

Nonostante la pioggia tantissime persone hanno partecipato all’iniziativa che ha ostacolato l’ingresso e l’uscita dei camion dallo scalo commerciale di Salerno, così come avvenuto nei giorni scorsi anche presso il porto di Genova. In particolare al porto di Salerno la protesta è  stata attuata in contemporanea con l’arrivo  della nave della compagnia di navigazione israeliana ZIM, la stessa che in accordo con il governo israeliano si è offerta di fare da vettore per gli armamenti che l’esercito israeliano sta utilizzando senza sosta su Gaza. Protesta analoga a quella che si è svolta questa mattina nel porto di Salerno è stata attuata nelle ultime settimane, nei porti europei, dalla Spagna a Barcellona, negli Usa e in Australia, per ribadire vicinanza e solidarietà con il popolo palestinese e opporsi, in ogni modo, al transito di mezzi, armi, merci, che sostengono l’apartheid e il genocidio. Presenti anche i sindacati ed i pensionati che rappresentano i lavoratori del Porto che hanno voluto testimoniare la loro solidarietà alla battaglia contro i traffici che non condividono all’interno del Porto. L’Italia si indigna per una sola bambina inglese arrivando a concederle la cittadinanza, mentre lascia che migliaia di piccoli palestinesi vengano massacrati. È una delle rivendicazioni che Potere al Popolo e le altre associazioni hanno lanciato nel corso del presidio di protesta che è stato attuato questa mattina al porto di Salerno.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro