PRESIDIO RAVELLO: LA “DIVINA” SUL PIEDE DI GUERRA

Da Amalfi per dire no al provvedimento adottato lo scorso 31 marzo 2017 con protocollo n. 8604 emanato dalla Direzione Sanitaria Aziendale dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, disposizione in cui era prevista la soppressione totale del servizio di cardiologia ed un’ulteriore riduzione della copertura del servizio della radiologia, garantito fino alle ore 16:00, il tutto per sopperire alla mancanza di personale all’interno del presidio ospedaliero Castiglione di Ravello.

Questione, quella della Sanità in Costiera, che ha scatenato, in questi giorni, l’ira dei sindacati, del personale della struttura  ma anche e soprattutto dei cittadini della Costiera Amalfitana che si sono visti sottrarre all’improvviso servizi sanitari fondamentali alla cittadinanza.In merito alla vicenda è intervenuto anche il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, il quale, ha dichiarato che dopo le sollecitazioni ricevute dai territori e dal delegato alla Sanità dei sindaci dei comuni costieri Andrea Reale, ha deciso di richiedere al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Ruggi, la sospensione di ogni decisione e di mantenere l’attuale organizzazione del presidio, ma nonostante il retro-front richiesto da De Luca, il Tribunale del Malato, richiede chiarimenti, in quanto, ad oggi, i turni non sono stati ripristinati ufficialmente presso il presidio Costa d’Amalfi di Castiglione di Ravello. Parole dure sono state espresse anche da Andrea Cretella,  presidente del comitato locale del Tribunale del Malato, il quale definisce l’intera vicenda una macchinazione politica a sfavore della buona sanità in Costiera Amalfitana.

Autore dell'articolo: Marcello Festa