Incroci pericolosi, scherzi del destino, tabù. Chiamateli come vi pare, ma per la Salernitana e per il suo allenatore, Vincenzo Torrente, la Pro Vercelli non rievoca certo bei ricordi. Lontanissimi i precedenti tra i granata ed i piemontesi che nella loro storia si sono incontrati solo due volte a Salerno, meno datati, invece, quelli tra l’attuale tecnico granata e la squadra ora guidata da Foscarini. Nei due faccia a faccia in campionato, a Salerno, la Pro Vercelli ha sempre vinto ma è storia davvero vecchia, per non dire preistoria visto che un precedente risale agli anni ’30, e l’altro, per così dire il più recente, alla metà degli anni ’50. Sarà la prima volta all’Arechi e si spera che ciò coincida con una netta inversione di tendenza per i granata, che devono sfatare il tabù piemontese. Non ci perderà il sonno, ma una volta ha perso la panchina Vincenzo Torrente che, quando era alla guida della Cremonese, stagione 2013- 14, perse entrambi gli scontri diretti con la Pro Vercelli e nella seconda occasione quella sconfitta, che fermò una lunga striscia positiva dei grigiorossi, decretò la fine dell’esperienza del trainer di Cetara alla guida della Cremonese. Anche per Torrente, dunque, la Pro Vercelli è stregata, ma il tecnico granata ha voltato pagina e, di sicuro, più che al poco felice precedente penserà a come fermare i ragazzi di Foscarini. Il tecnico dei piemontesi all’Arechi ha già vinto in due occasioni, ma non è un vero e proprio tabù. Alla guida del Cittadella, nelle stagioni 2008-09 ed in quella successiva, Foscarini ha beffato i granata imponendosi per 2-1, ma in due occasioni precedenti aveva lasciato l’Arechi senza punti in tasca. Storia del campionato cadetto 1999-2000, quando la matricola Alzano venne sconfitta 3-2 dai granata di Cagni, e della stagione 2005-06 quando la prima Salernitana dei costruttori vinse grazie ad un gol di Magliocco una gara in cui i veneti dominarono per lunghi tratti grazie ad un quasi sconosciuto esterno d’attacco, Alessio Sestu, che poi avrebbe vestito la maglia della Salernitana insieme a quel Colussi, centravanti proprio di quel Cittadella. Tabù o meno, domani la Salernitana e Torrente punteranno al successo. In campo, infatti, non si cambia il passato, ma si dà forza al presente e si costruisce il futuro.
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