PROCIDA E RINALDI DOVEVANO LAVORARE PER UN CANDIDATO FORZISTA

Dovevano provvedere all’affissione dei manifesti elettorali per conto di un candidato di Forza Italia alle prossime elezioni regionali della Campania, Romano Ciccone, le due persone uccise ieri in un agguato scattato a Fratte, quartiere periferico di Salerno. Lo si apprende dallo stesso candidato forzista che, raggiunto telefonicamente dall’ANSA, dice: “Sono ancora stravolto per quello che è accaduto”. “Conoscevo le due vittime, Antonio Procida e Angelo Rinaldi – aggiunge Ciccone – erano venuti nel mio ufficio per chiedermi se potevano affiggere i miei manifesti elettorali, in quanto candidato alle prossime regionali in Campania”. “Non conosco, invece – aggiunge Romano – Vaccaro (una delle tre persone sottoposte a fermo dalla Polizia di Stato per il duplice omicidio, ndr) che, apprendo, avrebbe litigato con uno dei due ieri mattina, qualche ora prima del duplice omicidio. Sono senza parole e mi sembra assurdo quanto accaduto. Procida e Rinaldi erano persone normali. Quando sono venuti da me a chiedermi il lavoro non avevano certo sguardi minacciosi o chissà cosa. Era gente comune, entrambi molto disponibili. Sono convinto che la magistratura farà il suo dovere e si farà completamente luce su questo increscioso fatto di cronaca”. “Da qualche giorno – aggiunge Ciccone – erano stati consegnati i manifesti ai due che avevano iniziato ad attaccarli per la città proprio nei giorni scorsi”. Il candidato di Forza Italia ha spiegato anche la procedura per avere l’autorizzazione all’affissione a fini elettorali. “E’ necessario – sottolinea Ciccone – avere, cosa che io ho, ovviamente, il mandatario elettorale per poter procedere. Bisogna fare una comunicazione alla Corte d’Appello dove si annuncia la volontà di attaccare i manifesti per la campagna elettorale. Poiché sono candidato mi posso avvalere di questa possibilità negli spazi appositi. Dopo che si è aperto un conto corrente e dopo che si sono espletate alcune pratiche burocratiche – conclude – si può procedere tranquillamente, in automatico, senza alcuna comunicazione ulteriore al Comune”

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro