PSICOLOGI IN CAMPO: UN CALCIO AL CORONAVIRUS

Un vademecum per i giocatori in tempi di emergenza sanitaria. Un manuale per prevenire l’insorgere di problematiche dovute all’assenza di attività agonistica e all’isolamento in casa. I club di B li hanno ricevuti e adotteranno le misure concordate martedì scorso dai responsabili sanitari. Il testo è stato redatto ieri da Aldo Grauso, psicologo dello sport e membro della commissione medico-scientifica. “Svariati calciatori accusano profondamente la mancanza di allenamenti: se non sono sereni, potrebbero in seguito incorrere in infortuni da stress o problemi individuali ancor più gravi. Le linee guida aiuteranno soprattutto i più giovani a gestire la mancanza della componente ludica, a non entrare nella noia che può generare conseguenze negative”, dice Grauso. Il 1 aprile nuova riunione in conference call, “quando saranno più chiare le evoluzioni delle misure di contenimento del contagio”. In quell’occasione si discuterà anche di cosa fare dopo il 3 aprile. I vertici di Lega B chiedono univocità: se il Governo lo permetterà, i campi d’allenamento dovranno essere aperti per tutti o per nessuno, senza disparità e con le misure di prevenzione del caso. Balata ieri ha concordato col presidente Figc, Gravina, e i numeri uno delle altre leghe il pensiero del sistema calcio che sarà discusso prima col Coni e poi col Governo. La priorità è “fronteggiare la crisi di liquidità nel breve periodo”. In un secondo momento, “nell’auspicata fase di ripartenza, le iniziative riguarderanno il prolungamento della stagione oltre il 30 giugno, il rinvio del pagamento degli emolumenti fiscali, contributivi e assicurativi, il riallineamento della scadenza per gli adempimenti Covisoc, l’adeguamento degli adempimenti per le iscrizioni ai campionati e la rinegoziazione a termine dei contratti sportivi e amministrativi di primo livello”.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta