Un passo indietro non sempre è sinonimo di resa o di volontà di indietreggiare. A volte, serve anche per prendere la rincorsa. E’ quello che è già accaduto ad Ivan Radovanovic, arretrato da centrocampista a difensore centrale da Davide Ballardini e perno della rinascita del Genoa. E’ storia della scorsa stagione. La sconfitta col Benevento costò la panchina a Maran ed il suo sostituto, Ballardini, cambiò subito spartito passando al 3-5-2 e schierando l’ex Chievo come regista difensivo. La mossa sortì immediatamente effetto tanto che il Genoa si impose nel derby con lo Spezia, trovando da quel momento un assetto più equilibrato. Cinque sconfitte soltanto nelle diciotto gare in cui Radovanovic fu titolare al centro del trio difensivo: solo Sassolo, Inter, Juve, Roma e Milan batterono il Genoa nell’arco di un intero girone, chiuso idealmente dal successo nel ritorno sullo Spezia, prima gara saltata da Radovanovic, a causa di una squalifica. Non è ovviamente possibile fare paragoni, ma il parallelo è intrigante. Se davvero Davide Nicola dovesse optare per lo schieramento a tre in difesa, arretrando l’ex Genoa, l’augurio è che la storia possa ripetersi. In mezzo al campo, la ridotta mobilità di Radovanovic non sembra sposarsi con l’idea di una squadra aggressiva, capace di pressare alto erigendo in mezzo al campo una barriera protettiva adeguata per la sua retroguardia. Ed allora, è probabile che Nicola abbia pensato di aggiungere dinamismo e freschezza in mediana, avvalendosi dell’esperienza di Radovanovic proprio davanti a Sepe. Il serbo ha centimetri e senso della posizione ed un calcio pulito che gli permette di essere il primo regista della squadra in fase di impostazione. Ballardini lo ha sfruttato in questo modo lo scorso anno e, forse, Nicola potrebbe fare lo stesso. Se un’idea è buona, del resto, perché non riproporla? Con la difesa a tre la Salernitana si affiderebbe a Mazzocchi e Ruggeri come quinti, Ederson e Lassana Coulibaly potrebbero giocare in mezzo al campo, dove avanza la candidatura di Bohinen. Sulla trequarti Verdi, ex di turno, e Ribery si giocano una maglia. Djuric e l’altro ex, Bonazzoli, saranno confermati in attacco.
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