REBUS NALINI: MEDIANO O ALA?

Un indizio, un errore? La Salernitana, nel diramare la lista dei convocati, ha inserito il nome di Andrea Nalini tra i centrocampisti, dando così nuovamente fiato ad un dibattito tecnico anche abbastanza datato. Quale? L’ex  promessa della Virtus Vecomp, quello che ad oggi risulta essere ancora come l’unico “investimento” prodotto durante la gestione Lotito-Mezzaroma, utilizzato e con ottimi risultati, nel tridente d’attacco l’anno passato da Menichini è in realtà un centrocampista, per dirla con un termine molto in voga un intermedio, oppure ha trovato una sua dimensione definitiva giocando da esterno? Di fatto è già una notizia meritevole di attenzione il fatto che su Nalini si sia aperto un dibattito, in quanto nelle precedenti due stagioni, il talentuoso veneto era considerato, al massimo, un riempitivo della rosa, uno di quei giocatori da portare in ritiro ma da “sbolognare” alla prima occasione utile tanto più che era sempre alle prese con qualche acciacco fisico. Oggi non è più così. Dopo l’eccellente scorsa stagione, Nalini è uno dei “pezzi” da novanta della nuova Salernitana di Torrente, un giocatore sul quale puntare con decisione nella speranza che il ritorno nei ranghi del professore Scarpellino gli restituisca quella brillantezza fisica, quella “salute”, improvvisamente smarrita a metà della scorsa stagione. In attesa di rinnovare il suo impegno contrattuale con il club granata – le trattative sono in corso – deposto nel cassetto il sogno del grande salto alla corte di Pioli che pure si era pericolosamente materializzato all’apice del suo rendimento, Nalini è oggi un granata sul quale Torrente intende scommettere per la prossima stagione. Ma dove? A centrocampo o nel tridente d’attacco? Carta alla mano, convocazione alla mano, il tecnico di Cetara pare abbia già fatto la sua scelta inserendo Nalini nella lista dei centrocampisti, indizio al momento troppo sommario ma da considerare comunque. In passato, infatti, sono stati tanti e autorevoli i pareri di addetti ai lavori che hanno pronosticato al talento veneto, soprattutto ad alti livelli, una carriera da interno di un centrocampo a tre puntando, soprattutto, sulle grandi capacità dinamiche, le caratteristiche di passo evidenziate nel corso della sua prima, grande, stagione tra i professionisti, la facilità di attaccare gli spazi, di puntare alla porta con fulminee accelerazioni. Ma neanche, però si possono trascurare le bellissime cose fatte vedere da Nalini nella prima parte dello scorso campionato quando, utilizzato da esterno, ha fatto in molte partite la differenza, calamitando su di sé le attenzioni di tantissimi club. Torrente deciderà, scioglierà l’arcano, solo dopo averlo visto all’opera nel ritiro di Cascia, testandolo sia tra gli interni di centrocampo che nel tridente d’attacco.

Autore dell'articolo: Redazione