REGIONALI, ECCO PERCHE’ DE MITA HA SCELTO DE LUCA

Qualcuno in maniera abbastanza capziosa lo ha già ribattezzato “l’Accordo di Quench”, prendendo spunto dalla vicenda che interessa il comune di Salerno ed il centro diagnostico di proprietà della famiglia Cobellis collocato nel Parco Arbostella e al centro di un aspro confronto tra i residenti e i proprietari per la presenza, pare non autorizzata, di uno sfiatatoio di elio a quanto pare pericoloso per la salute pubblica. Gossip a parte sull’asse De Luca-Cobellis, il consigliere regionale uscente, leader nel settore della sanità privata, si è consumato in Zona Cesarini uno strappo che potrebbe avere ripercussioni pesanti sull’esito del voto del 31 maggio. L’UDC, infatti, in Campania è uscita da Area Popolare che di fatto si è polverizzata ed ha deciso di sostenere la candidatura a governatore di Vincenzo De Luca. Il passaggio finale di un progetto politico che ha origini profonde e non è, certamente, frutto del caso, si è avuto nella serata di ieri a margine di un burrascoso faccia a faccia tra Stefano Caldoro e Ciriaco de Mita. Di fronte al “no” deciso del leader di Nusco nei confronti dell’assessore regionale al turismo Sommese e dell’attuale presidente del Consiglio Regionale Foglia, Caldoro non se l’è sentita di stringere la mano e ratificare un accordo che tutti davano per certo e scontato. Di qui la frattura sobillata da tempo da Cobellis che spingeva forte per un accordo con De Luca, contro Caldoro. Dunque l’UDC o quello che resta dell’Unione di Centro in Campania correrà al fianco dell’ex Sindaco di Salerno, mentre i fedelissimi del Presidente Regionale uscente hanno trovato collocazione in altre liste. Ad esempio Giovanni Baldi che doveva guidare l’UDC in provincia di Salerno ha scelto la lista Caldoro Presidente, mentre Pasquale D’Acunzi rafforza la compagine del Nuovo Centro Destra.

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Autore dell'articolo: Marcello Festa