REGIONE: MA RENZI DA CHE PARTE STA?

Prima ha fatto finta di nulla, se n’è disinteressato non avendo trovato una soluzione propria. Poi, quando ha capito che il treno era ormai lanciato, c’è salito in corsa e infine quando ormai bisognava solo raccogliere il frutto di un lavoro pericoloso ma gratificante al tempo stesso, Matteo Renzi si è nuovamente messo da parte lasciando De Luca in balia del proprio destino. Si fa fatica a comprendere quale veramente sia la posizione del Premier-segretario del PD relativamente alla vicenda Campania e al neo governatore eletto. Tutti a chiedersi perchè mai Renzi abbia firmato il decreto di sospensione nella serata di venerdì quando ormai tutti attendevano un provvedimento di segno opposto. Lo ha fatto perchè ha capito che la situazione si era messa male soprattutto per se, considerando il paventato ricorso alla magistratura dei grillini, lo ha fatto perchè doveva necessariamente differenziare la sua posizione di Primo Ministro da quella di segretario del partito, perchè – come in queste ore dice qualche maligno – De Luca non ha accettato l’imposizione di un vice governatore indicato direttamente da lui, è circolato il nome della Picierno? Vale tutto e il contrario di tutto anche perchè non basta capire, comprendere, la genesi della decisione, la motivazione che ha indotto Renzi a firmare venerdì la sospensione, per risolvere il problema, per trovare una soluzione al “pasticcio campano”, pasticcio indigesto per tutti a cominciare proprio dal Partito Democratico di cui Renzi, fino a prova contraria, è il segretario. Addirittura qualcuno sostiene che Renzi avesse già in mente questo piano, ovvero accompagnare De Luca fino alla poltrona per poi scaricarlo. Onestamente sarebbe troppo, fuori da qualsiasi logica. Della serie “Vincenzo stai sereno”, Renzi avrebbe tenuto con De Luca lo stesso comportamento tenuto con l’ex Primo Ministro Enrico Letta….Se così fosse saremmo, oggettivamente, di fronte ad un piano che definire perfido sarebbe poco. Dovremmo gridare allo scandalo? Non crediamo.

https://vimeo.com/132205490

Autore dell'articolo: Marcello Festa