REVOCA INCARICO CANTONE. ECCO I MOTIVI

La Direzione sanità della Regione Campania interviene con una nota sulla vicenda dell’azienda ospedaliera “Ruggi” di Salerno, il cui direttore generale Nicola Cantone è stato revocato dall’incarico. “Allo stato – si legge nella nota – esiste un procedimento penale con rinvio a giudizio per false dichiarazioni in ordine ai titoli dinanzi alla Procura di Napoli, comunicato agli Uffici regionali. Il procedimento amministrativo che pone dubbi sulla esistenza dei titoli del Direttore Nicola Cantone, è stato attivato a seguito della richiesta del Commissario Polimeni del settembre 2016, sulla base di esposti vari e su richiesta dei Ministeri affiancanti, in relazione a tutti i Direttori nominati. All’interessato è stato garantito un contraddittorio amministrativo, per poter dimostrare l’effettivo possesso dei titoli autodichiarati. L’Avvocatura regionale, espressasi con parere nel corso del procedimento, ha concluso per la insussitenza di idonee prove dimostranti la carica di direttore generale di casa di cura privata dal 2003 al 2008, ritenendo l’attività di tipo meramente consulenziale, e ha chiesto il pronunciamento della Commissione competente per legge all’aggiornamento degli iscritti alla carica di direttore generale”. “Entrambi gli uffici – prosegue il comunicato – hanno ritenuto non fondata la tesi dell’interessato di ritenere equipollente all’attività di direttore di casa di cura l’attività svolta quale Difensore Civico di Comune, sulla base di costante giurisprudenza sul punto. A ottobre scorso, la Commissione composta da un componente indicato dall’Agenas, da un avvocato regionale e da un docente universitario scelto da un elenco di docenti indicati dalle Università campane, si è espressa a sua volta, ritenendosi competente soltanto agli aggiornamenti e alle iscrizioni, ma non anche agli accertamenti successivi. A inizio di questo mese di novembre, la Direzione Sanità, competente per l’istruttoria, ha proposto alla Giunta la cancellazione dall’Albo del direttore in questione, con conseguenziale revoca/decadenza dall’incarico. La Giunta Regionale ha preso atto della proposta della Direzione Generale e ha adottato i provvedimenti conseguenti”.

Autore dell'articolo: Redazione