RIPRISTINARE LA LEGALITA’ DEL LAVORO NEL PORTO, L’USB PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA –

Un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Salerno per denunciare le pratiche illegali legate all’utilizzo di personale marittimo per svolgere operazioni portuali affinché si possa ritornare ad un ripristino della legalità. E’ stato depositato questa mattina dopo il presidio di protesta che si è svolto al  Varco Portuale di Ponente Molo Manfredi contro l’autoproduzione sulle linee della Grimaldi.

Le ragioni della protesta che hanno visto la presenza di alcuni lavoratori è  legata al tentativo di forzatura delle norme che regolano il lavoro nei Terminal, all’assenza di impegni tangibili a tutela delle regole rispetto all’utilizzo illegale di personale marittimo non abilitato per svolgere operazioni portuali. In questo modo, oltre che a mettere a rischio la sicurezza di portuali e marittimi, si incide sulle chiamate dei lavoratori in banchina. Questo il grido d’allarme lanciato questa mattina che riguarda non solo Salerno ma anche altri porti d’Italia.
La crisi della Compagnia Unica di Salerno è solo la punta dell’iceberg di un sistema portuale che negli anni ha sacrificato gli interessi dei lavoratori per quello degli interessi armatoriali hanno dichiarato questa mattina nel corso del presidio, una crisi , quella della CULP e il conseguente calo delle chiamate per i portuali Intempo, che diventa ancora piu’ pesante se si tiene conto anche delle assunzioni nei terminal al di fuori dell’organico porto e senza che vi sia una strategia unica nella gestione della manodopera in porto. E’ quanto ha rimarcato ai nostri microfoni  Giovanni Ceravolo  coordinatore nazionale Usb porti.

Autore dell'articolo: Barbara Albero