RITIRO FINITO, TRA SETTE GIORNI SARA’ CAMPIONATO: QUANTI DUBBI PER COLANTUONO

Il ritiro è finito, la ripresa del campionato è alle porte. Tra sette giorni si tornerà in campo ed in palio ci saranno tre punti pesantissimi contro il Venezia dell’ex Soligo e di Pippo Inzaghi. In Umbria Colantuono ha accolto il neo acquisto Palombi, ma ha anche dovuto prendere atto dei problemi fisici di Bernardini che sembra in dubbio per la gara di sabato prossimo. Sarebbe un bel problema, visto che il tecnico granata dovrà rinunciare a Vitale e Minala, squalificati. Per sostituire il terzino ed il centrocampista Colantuono dovrà, in attesa del mercato, pescare in casa. Sulla corsia sinistra il tecnico ha alternato Popescu, finora mai utilizzato nel corso della sua gestione, e Zito, rispolverato già in occasione della trasferta di Palermo dopo un lungo periodo di oblio. Ci sarebbe anche Alex, che, però, dopo la partenza di Gatto, è stato provato a destra in alternanza con Di Roberto. Singolare il fatto che sulle corsie laterali Colantuono stia provando quattro calciatori mancini, visto che la perdurante indisponibilità di Perico ed i problemi di Bernardini, comporteranno l’arretramento sulla linea difensiva di Pucino che dovrebbe formare il trio di centrali con Schiavi e Mantovani. In mediana, out Minala, con Rizzo ed Odjer in partenza, Ricci e Signorelli faranno coppia come contro il Foggia. In avanti, Colantuono è intenzionato a giocare con due punte ed un trequartista. Palombi, Rossi e Bocalon saranno in lizza per due maglie, mentre alle spalle delle due punte dovrebbe agire uno tra Sprocati e Kiyine. A sette giorni dalla ripresa del campionato, Colantuono ha più dubbi che certezze. Per la prima del 2018 il tecnico dovrà definire anche le gerarchie tra i pali. Radunovic sta provando a recuperare dall’infortunio occorsogli contro il Perugia, Adamonis punta ad essere confermato per la sfida col Venezia e, chissà, anche per le successive. Anche sotto questo aspetto sarà bene fare chiarezza quanto prima onde evitare pericolosi balletti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto