RITORNO AL PASSATO: LA RIVINCITA DI BOLLINI

E’ bastato mettere le pedine al posto giusto, i gemelli del gol in attacco, Rosina rifinitore per tornare al successo scacciacrisi. La vittoria di ieri pomeriggio all’Arechi contro un Perugia incerottato è servita per mettere fieno prezioso in cascina, chiudere il girone di andata con 24 punti e guardare con un pizzico di fiducia in più al futuro. Sempre che Bollini riesca a trovare l’alchimia tattica giusta per quest’organico. I numeri dicono che la Salernitana ha bisogno come il pane dei suoi due migliroi attaccanti, che Coda e Donnarumma si trovano alla perfezione quando giocano insieme, magari fianco a fianco e che Rosina può tranquillamente vestire i panni del rifinitore. Non solo. Ci sono anche piacevoli ed interessanti variazioni sul tema: l’albero di Natale ad esempio con due mezze punte – Rosina e Donnarumma – a supporto di Massimo Coda. Anche questo si è visto ieri sul rettangolo verde. Per non parlare dell’assoluta importanza di un attaccante come Massimo Coda, ieri sull’ottovolante con un’altra prestazione magistrale. Tutto bene, insomma, verrebbe da dire. A patto, però, che centrocampo e difesa riescano a supportare i tre tenori. La storia di sempre insomma. A differenza del passato contro il Perugia è arrivata la vittoria, ma per onestà intellettuale va comunque detto che c’è ancora tanto da fare e che – probabilmente – serve altro materiale – per garantire equilibrio alla squadra con tre elementi del genere in fase offensiva.

Nonostante le numerosissime assenze in casa Grifo, infatti, la Salernitana ha mostrato le solite lacune nella terra di mezzo anche ieri pomeriggio. Ronaldo e Della Rocca a pestarsi i piedi, Busellato a correre per tre e gli esterni bassi poco avvezzi alla fase difensiva. Partiamo dall’inizio: Ronaldo non è il playmaker che ci si aspettava. Il brasiliano non sembra essersi mai integrato negli schemi granata, sebbene Bollini lo abbia rispolverato dalla naftalina, dandogli fiducia fin dall’inizio della sua avventura in granata e affidandogli le chiavi del centrocampo. Mal riposte, a quanto visto fino ad oggi. Della Rocca è un passista. Probabilmente capace di rendere molto meglio da playmaker. Ed ecco che salta agli occhi la perdurante esclusione di Zito che da mezzala sinistra onestamente meriterebbe maggiore spazio. In difesa, invece, in attesa di avversari più probanti, gli esterni confermano le caratteristiche di incursori, con più di una pecca quando si tratta di fare la fase difensiva. Perico, adattato al centro, ha dimostrato una certa duttilità, ma certamente non può essere ipotizzabile immaginarlo partner fisso di Bernardini contro avversari di ben altro spessore.

Intanto Bollini si tiene stretto il successo contro il Perugia, pensa alle correzioni in corso d’opera che dovrà fare alla ripresa del campionato e – sotto sotto – spera di potere essere accontentato dalla proprietà sul mercato di riparazione. Per il momento chiude il mini-ciclo con 6 punti in 5 gare e non conosce mezze misure: due vittorie, tre sconfitte e nessun pareggio.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta