“Sappiamo l’importanza della partita, dobbiamo riscattare la prestazione di Genova. I ragazzi hanno lavorato bene, siamo consapevoli che la posta in palio è altissima. Dobbiamo far valere il fattore casa ripetendo le prestazioni che abbiamo disputato nel finale di stagione tra le mura amiche. Questa squadra con me ha sempre dimostrato di saper reagire. Cadiamo ma sappiamo rialzarci. Possiamo ribaltare il risultato se mettiamo dentro intensità e voglia di portarla a casa. Cercheremo di mettere in campo chi sta meglio dal punto di vista fisico e mentale, giocare con due o tre punte conta relativamente se non c’è l’atteggiamento giusto. Non è importante chi segna, ma conta riuscire a farlo. Probabilmente ci saranno delle staffette, si stanno allenando tutti bene e abbiamo ancora un giorno per decidere chi partirà dall’inizio e chi potrà dare il suo contributo a gara in corso”. Queste le parole del tecnico granata Pasquale Marino intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Salernitana-Sampdoria.
“Una volta che abbiamo saputo che si giocava abbiamo archiviato il passato. Dobbiamo pensare solo al campo senza attaccarci a ciò che è successo all’esterno. Stiamo lavorando per sbagliare il meno possibile, dobbiamo avere la forza e la voglia di fare questa bella impresa che sarebbe ancora più bella in virtù di tutto quello che è successo. Dobbiamo mettere dentro tutte le nostre forze in questa ultima partita. Abbiamo lavorato sui nostri concetti, dobbiamo riempire l’area mantenendo l’equilibrio e senza sbilanciarci. Mancano novanta minuti e i gol si possono fare anche alla fine”.
“L’ambiente deve essere caldo per il nostro atteggiamento e per i tifosi. Dobbiamo essere tutti convinti, tutto l’ambiente, di farcela. Al giorno della mia presentazione sfido chiunque a pensare che la Salernitana si sarebbe salvata. Noi pensavamo di arrivare alla salvezza diretta con dodici punti ma siamo arrivati ai playout anche per alcuni risultati particolari che sono arrivati nel finale di stagione. Io avrei messo la firma di giocarmi la salvezza in novanta minuti, l’abbiamo costruita in salita quest’opportunità ma è tutto nelle nostre mani. I ragazzi sono professionisti e stanno dando tutto, non c’è nessuno che si è messo da parte. Spero che tutto lo stadio sia come ho visto a Genova con la Sampdoria per i propri giocatori. Adesso ci dobbiamo credere dovendo trascinare la squadra”.
Il mister ha quindi concluso: “Chi fa questo lavoro si è trovato molte volte ad affrontare gare da dentro o fuori. Quando siamo insieme cerchiamo di essere concentrati al massimo. L’eccessiva tensione può essere controproducente, siamo una squadra matura che è conscia dell’importanza del risultato per il futuro. Siamo consapevoli di dover fare una grande prestazione e trascinare il pubblico”.
Gian Marco Ferrari
Sputeremo sangue e daremo tutto per mantenere la categoria. L’ho detto ai tifosi e ne ho parlato alla squadra, se faremo le cose come abbiamo sempre fatto in questo campionato qui all’Arechi avremo grandi possibilità.
L’ultima partita potrebbe cambiare tutto, non sarà facile ma in casa abbiamo sempre creato tanto. Dobbiamo capitalizzare occasioni che avremo mantenendo alta l’attenzione dietro perché la base per costruire la partita parte da lì. Bisognerà attaccare per tutta la gara ma senza perdere l’equilibrio.
Una retrocessione a prescindere dalla situazione contrattuale cade su tutti. Ieri abbiamo fatto una riunione tra di noi e abbiamo detto chi non se la sente lo dicesse ma nessuno ha alzato la mano. Tutta la squadra è unita e vuole raggiungere l’obiettivo.
Sicuramente le palle inattive in queste partite tese sono determinannti, ci vuole attenzione in fase difensiva e possiamo essere pericolosi in fase offensiva. Sicuramente è una partita che potrebbe decidersi anche sui piazzati.
Io penso che sono i giocatori a scendere in campo con la squadra che dovrà lanciare un segnale. I tifosi ci sono sempre stati e ci saranno sempre, con un inizio importante ci seguiranno. Quando fai queste partite, l’ambiente è importante. Come successo a Genova, accadrà anche qua”.
In entrambe le gare che abbiamo sbagliato siamo entrati in campo sapendo di due risultati su tre. Inconsciamente quello ha inciso tanto, poi l’ambiente a Genova era caldo ed abbiamo sbagliato solamente queste partite. Dobbiamo tirare l’orgoglio e prenderci la salvezza”.