ROSA ABBONDANTE, MA RESTA LA “SPINA”A SINISTRA

Due partite di Coppa Italia, ma sembra già trascorsa una vita da quei match con Rezzato ed Entella, e due di campionato, più fresche nella memoria collettiva ed anche più indicative visto che il mercato è chiuso e le pedine con cui andare avanti dovranno restare queste. Il campo ha dato delle indicazioni, non dei verdetti, perchè è ancora presto, ma ha anche confermato che ci sono lacune e problemi di cui fin dall’estate si era parlato. La fascia sinistra rischia di diventare un autentico nervo scoperto, tanto più che a Lecce Gigi Vitale ha fornito una prestazione deludente e macchiata da due gravi errori. Il terzino stabiese, ritrovatosi ad essere l’unico mancino in organico al termine di un mercato in cui la Salernitana ha accumulato esterni destri in eccesso, era stato assente per squalifica contro il Palermo quando Colantuono aveva adattato Pucino, bravissimo, nella scorsa stagione, a calarsi nei panni di esterno sinistro ma in una difesa a 4. Nel 3-5-2 agli esterni si chiede spinta costante e, insieme alla quantità, anche tanta qualità che Pucino, destro naturale, non può inevitabilmente garantire per tempi di esecuzione delle giocate, essendo costretto a rientrare sul destro per effettuare i cross. Ecco perchè la prova di Vitale a Lecce era particolarmente attesa. L’ex Ternana ha deluso, confermando difficoltà in fase di marcatura e venendo meno anche in termini di qualità nell’appoggiare l’azione offensiva. In una rosa che abbonda di difensori centrali, che ha diverse soluzioni a centrocampo e sull’out destro, spicca l’assenza di un altro mancino puro. A sinistra non si è assemblata la coppia di esterni che sarebbe stato logico e naturale attendersi. Ed ora Colantuono dovrà essere bravo da un lato a recuperare Vitale e dall’altro ad escogitare soluzioni alternative. Una potrebbe essere la difesa a 4 con Pucino terzino sinistro un po’ più bloccato tanto da consentire magari il lancio di Anderson sulla destra. Esperimenti, ipotesi, idee da verificare sul campo. Anche per questo la sosta arriva al momento giusto.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto