SALERNITANA A RAPPORTO E IN RITIRO –

Sarebbe bello o quanto meno consolatorio parlare della Salernitana vista venerdì sera a San Siro. In realtà, la Salernitana a Milano non si è vista e solo chi ha occhi abituati a scrutare volti ed atteggiamenti potrà aver colto segnali, compreso i pericoli ed i problemi. La squadra non c’è mai stata, aveva dovuto riconoscere con tristezza e realismo il dg Sabatini mentre aveva al suo fianco il nuovo allenatore Liverani in conferenza stampa. La squadra non si sarebbe certo potuta formare in tre giorni, magari solo perché si era cambiato il manico. La prestazione remissiva e timida di San Siro ha fatto seguito alla sconfitta interna con l’Empoli. Se contro i toscani di Nicola ci si aspettava la tanto invocata svolta, a Milano ci si attendeva uno scatto di orgoglio. Nulla, nulla di nulla. Sotto gli occhi di Milan e Petrucci, presenti a San Siro insieme a Pietro Bergamini, il più stretto collaboratore di Sabatini, ed anche insieme ai tanti dipendenti del club che si trasferiscono in blocco dalla sede allo stadio anche in occasione delle trasferte, la squadra granata non ha dimostrato né grinta né orgoglio né un minimo di rispetto per la maglia e per i tantissimi tifosi sempre presenti. Non era a Milano, ma ha seguito a distanza la gara, e certo non ha gradito la prestazione il presidente Iervolino. Urge un cambio di rotta e presto ci sarà un confronto tra la società e la squadra. Nei prossimi giorni, forse mercoledì, ci potrebbe essere un faccia a faccia. Poi il gruppo andrà in ritiro da giovedì. In un primo momento era stata presa in considerazione l’ipotesi San Gregorio Magno, ma sembra che alla fine si opterà per la solita soluzione: allenamenti al Mary Rosy e soggiorno in un albergo nelle vicinanze.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto