SALERNITANA, AL BENTEGODI CON LA CARICA DEI TIFOSI

Come all’andata, forse ancora di più. Per i tifosi granata la sfida col Verona ha assunto connotati particolari. Gara speciale, a dir poco, perchè in Veneto, nell’ultimo faccia a faccia, la Salernitana non solo fu sconfitta ma si sentì pure penalizzata dall’arbitraggio. I tifosi non hanno dimenticato quel pomeriggio di sei anni fa e tornare al Bentegodi, una sorta di luogo del delitto, ha un valore pregnante. Ci sono partite che si preparano da sole, basta ascoltare le voci dei tifosi o dare una spulciatina ai social per farsi contagiare da un clima di attesa che sa di rivincita. In diversi punti della città sono apparsi volantini che rimarcano la voglia di fare l’impresa, di togliersi dalle scarpe un sassolino che, sei anno dopo, è diventato così insopportabile da sembrare quasi un macigno, perchè la partita di domani conta tanto. La classifica non conta, almeno per una volta. Alla squadra i tifosi chiedono di approcciare alla partita come fosse un capitolo a sé, una sorta di finale. Quasi mille supporters saranno al Bentegodi e tra loro, magari, ci sarà pure qualcuno che racconterà l’emozione e la tensione di quel successo del gennaio ’98 con Greco e Kolousek eroi di giornata, conquistatori del Bentegodi, trasformatosi in una sorta di arena granata. Quel giorno la Salernitana si dimostrò fino in fondo degna capolista, ruolo che oggi tocca recitare al Verona di Pecchia che procede a strappi e sente il fiato sul collo di chi insegue. Quella volta i granata di Delio Rossi misero sul prato cuore e testa e c’è chi è pronto a giurare che strapparono un sorriso finanche a Giulietta.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto