Tra otto giorni la Salernitana compirà centouno anni e, secondo quanto affermato a più riprese da Claudio Lotito nell’imminenza del Centenario, si chiuderà un ideale cerchio. Il patron, infatti, aveva sempre sostenuto che il 19 giugno del 2019 il club granata sarebbe entrato nei suo cento anni di vita e che sarebbe stato più giusto da parte della società prevedere eventi celebrativi nei dodici mesi successivi, dopo che i tifosi avevano avuto cura e cuore per celebrare al meglio la ricorrenza del 19 giugno 2019. Il covid ha chiuso ogni discorso e non è stato possibile organizzare altri eventi ufficiali, ma i tifosi non si sono dati per vinti e si sono attivati per festeggiare anche questo compleanno. Il Castello Arechi sarà illuminato in onore della Salernitana, niente cortei, ma idealmente ci si stringerà intorno al cavalluccio marino per gli auguri di rito ma anche per trasmettere calore e carica in vista della ripresa del campionato. Il 19 giugno 2011 la Salernitana di Roberto Breda batteva con un rigore di Carrus il Verona di Mandorlini all’Arechi, ma non riusciva a ribaltare lo 0- 2 dell’andata dicendo addio al sogno di tornare in B. Quella fu l’ultima partita dell’era Lombardi prima del fallimento e dell’avvento di Lotito e Mezzaroma, prossimi a cominciare la stagione numero dieci alla guida del club granata ed ora più che mai davanti ad un bivio. Per la prima volta da quando sono al timone del club, i due patron vivranno un’estate da playoff con la prospettiva di vedere la squadra di Ventura in lotta per un piazzamento di prestigio nella stagione regolare e, poi, chissà, di giocarsi le sue carte anche negli spareggi. Sarebbe la prima volta per la Salernitana dopo il ritorno in cadetteria, cui sono seguiti campionati fallimentari o al più anonimi, e, di certo, ai tifosi non basterebbe semplicemente partecipare perchè i playoff si affrontano con un solo obiettivo in testa: ossia vincerli. Ed allora, non si può più sfuggire alla questione madre, quella che da anni tarpa le ali a chi ha voglia di sognare, perchè la multiproprietà è sempre sul tavolo, le noif esistono e resistono, e Lotito e Mezzaroma lo sanno fin troppo bene. Tra deroghe e possibili ammorbidimenti della normativa resterebbe sullo sfondo sempre una questione aperta: la serie A affrontata da sorella minore di un altro club sarebbe possibile, accettabile, non solo a livello regolamentare ma anche a livello morale? In passato i casi non sono mancati e non è certo finita bene, per cui queste settimane saranno intense sia sul campo sia fuori. Nel frattempo, per la ripresa con il Pisa, alla squadra i tifosi chiedono i tre punti per festeggiare al meglio il compleanno numero centouno della storia.
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