SALERNITANA: ALLENAMENTO ALL’ARECHI IN ATTESA DELLA RIPARTENZA

Sette giorni fa la vittoria sul Venezia, propiziata dalla doppietta di Gondo. Sarebbe dovuto essere il viatico ideale per lo sprint promozione ed invece lo slittamento deciso dalla Lega B ha cambiato i piani della Salernitana. Nel frattempo, il club granata ha dovuto fare i conti con un caso di covid in seguito al quale è scattato l’allarme. Già attentissima a rispettare alla lettera i protocolli, la Salernitana ha operato un ulteriore giro di vite. Squadra in una sorta di bolla, con l’unico percorso previsto quello da casa al campo di allenamento e contatti con l’esterno azzerati. La bolla collettiva potrebbe essere la soluzione estrema a cui la Lega potrebbe pensare per portare a termine la stagione senza dover cristallizzare la classifica. Non si tratta di fare allarmismo, ma bisogna essere aperti e pronti a soluzioni di emergenza perché casi come quelli verificatisi ad Empoli e Pescara potrebbero riproporsi anche in altre società. Del resto, la Salernitana non esclude, almeno interpretando i segnali che il club lancia all’esterno attraverso alcuni canali, l’ipotesi di giocarsi il jolly. Se la Salernitana o un’altra società dovesse chiedere il rinvio di una partita, la contemporaneità, bene primario che Gravina e Balata hanno voluto preservare, sarebbe compromessa. In quel caso che cosa si farebbe? Tutti fermi di nuovo oppure si procederebbe a spizzichi e bocconi? Singolare la circostanza che la Lega B abbia fissata la prossima assemblea al 30 aprile, cioè alla vigilia della data fissata per la ripresa del campionato. Possibile che non ci si potesse sedere prima davanti ad un pc per provare a tracciare una strategia di emergenza in caso di ulteriori contagi? O, forse, vien da pensare che la soluzione sia già stata trovata, ma che si aspetteranno gli eventi prima che venga comunicata. Tanto i tifosi possono aspettare e, nelle more, magari, sognare ancora un po’.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto