SALERNITANA: ARRIVA IL PORDENONE ALL’ARECHI

Il nuovo anno per la Salernitana inizia con la sfida interna con il Pordenone. Dopo aver chiuso il 2020 con la sconfitta netta di Monza, la squadra di Castori vuole tornare a far punti per mantenersi in vetta. La volata per il titolo platonico di campione d’inverno coinvolge molte squadre, a partire da Salernitana ed Empoli, ma senza trascurare il Cittadella che ha due partite da recuperare. Lotta apertissima, dunque, e la sensazione è che per tanti motivi sarà così fino alla fine. C’è da correre, dunque, limitando al minimo le pause ed i passaggi a vuoto. La gara odierna sarà una prova importante, forse anche più di quanto non lo fosse quella con la corazzata Monza. La superiorità tecnica e mentale dei brianzoli era apparsa evidente e, tutto sommato, neanche sorprendente. Ora, però, la Salernitana trova sulla sua strada una squadra più vicina alla media della cadetteria, composta da buoni calciatori e guidata da un tecnico esperto, ma sulla carta molto meno lontana per valori tecnici dalla squadra granata. Se gli scontri diretti con le grandi annunciate del torneo hanno fin qui dato esiti quasi sempre negativi, la Salernitana ha finora saputo farsi valere soprattutto con le squadre di fascia inferiore o comunque non di altissimo rango. Il Pordenone è in salute, ha un uomo gol ispirato come Diaw ed un centrocampista che in estate anche la Salernitana aveva trattato, Calò. Squadra solida e ben allenata, la compagine friulana nella sua stagione da matricola ha centrato i playoff, traguardo finora assimilabile ad un miraggio per la Salernitana. Ed allora questa pomeriggio, fischio di inizio alle 18, sarà una prova del nove per i granata. Al di là di modulo e pedine, Castori sa che questa partita rappresenti una sorta di gran premio della montagna perchè, scalato il Pordenone, la sosta breve darebbe un po’ di respiro alla truppa che potrebbe veder ingrossare i ranghi grazie al mercato. Il tecnico granata potrebbe tornare al 4-4-2 e rilanciare Cicerelli dal primo minuto con Djuric e Tutino punti fermi in attacco. In mediana, Capezzi potrebbe affiancare Di Tacchio. Con un difensore centrale in meno, Mantovani andrebbe in panca.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto