Due vittorie consecutive in casa ed ora la Salernitana vuole far scattare la regola del tre. Servono i tre punti contro il Frosinone, che domenica arriverà all’Arechi con Paolo Bianco in panchina e la consapevolezza di dover dare a sua volta sostanza e nuova linfa ad una classifica che fa tremare. E’ un derby tra retrocesse che lo scorso anno erano in massima serie da cui prendevano congedo con modalità molto diverse. La Salernitana era ormai rassegnata all’idea da fine febbraio ed a Frosinone arrivò in un venerdì di aprile la certificazione dell’aritmetica. Il club ciociaro retrocesse in maniera drammatica, facendosi beffare e superare in casa dall’Udinese all’ultima giornata dinanzi ai suoi tifosi. Il paracadute ricevuto in dote per la retrocessione non ha certo reso più comodo l’atterraggio in cadetteria, anzi il viaggio è stato finora pieno di scossoni e di imprevisti per le due formazioni. E domenica il confronto diretto in programma alle 17.15 non sarà certo come prendere un thé nel deserto. L’Arechi sarà abbastanza gremito visto che la società di patron Iervolino ha chiamato a raccolta i tifosi, abbassando ancor di più i prezzi e invitando scolaresche e scuole calcio. Si cerca di avere l’aiuto da casa, quel calore di cui la squadra necessita e che Breda sa bene quanto possa fare la differenza. Da capitano, quando era in campo, e poi da allenatore in una stagione assurda e tragica ma pure segnata da una incredibile dimostrazione di fede e passione del popolo granata, Breda è testimone più che attendibile di come il fattore Arechi possa incidere. il tecnico trevigiano deve allontanare spettri e cappe nere, deve dare sicurezze e grinta ad un gruppo che, sebbene con interpreti diversi, da due anni naviga quasi sott’acqua. E sì che in quel famoso 2011 ci fu chi voleva costruire gli alberghi sottomarini, ma ora l’edificio salvezza per la Salernitana va strutturato con idee e motivazioni che guardino in alto, verso la luce e non verso il sottosuolo. Idee e coraggio, schemi ed intensità di gioco. Breda e la squadra ieri si sono ritrovati ed il tecnico ha già cominciato a pensare ai correttivi da proporre per domenica. Potrebbe esserci spazio per almeno uno tra Soriano, Verde e Reine- Adelaide nella formazione titolare. Dipenderà dal modulo che il tecnico intenderà adottare. Scalpita anche Zuccon, che ha gamba e capacità di tenere ritmi alti e potrebbe essere anche l’uomo giusto per togliere tempo e spazio per la giocata al talento compassato dell’ex Bohinen, mentre per Corazza ci potrebbe essere spazio più a gara in corso che dall’inizio. In attacco Cerri è la certezza, Raimondo è il talento da coltivare e proteggere affinché possa esplodere nel momento decisivo della sfida. L’ex Venezia potrebbe anche partire dalla panchina ma non sarebbe una bocciatura, bensì un modo per avere una carta in più da calare sul tavolo durante la partita. In questi giorni non è escluso un blitz di Iervolino per caricare la squadra. Domenica all’Arechi fischierà il Sig. Luca Massimi di Termoli.
