SALERNITANA: CACCIA A UNA VITTORIA… CENTENARIA

La giornata cadetta si è aperta con il successo del Cittadella a Pescara e sarà chiusa ancora una volta dalla Salernitana. Per i granata terza gara in notturna di fila, dopo quella di Benevento, disputata di domenica sera, e quella di lunedì scorso col Trapani. A Verona, contro il Chievo, sarà una partita importante per la classifica, anche alla luce del fatto che i veneti sono rivali diretti nella corsa playoff, ma anche ricca di storie. L’ultima panchina in massima serie di Gian Piero Ventura è stata proprio quella dei mussi volanti, presi in corsa e quasi subito lasciati nella scorsa stagione. Esperienza comunque preziosa per l’ex ct che al Chievo ha avuto modo di apprezzare le qualità di Kiyine e Jaroszjsnki, suoi calciatori ora alla Salernitana. Ex del Chievo è anche Lamin Jallow, che cerca il riscatto dopo l’eclissi di inizio 2020. Mai in campo nelle prime quattro giornate del girone di ritorno, il gambiano spera di ripartire dal Bentegodi dopo un momento difficile tra le turbolenze ambientali dovute al suo gesto sconsiderato dopo il gol al Crotone e le distrazioni del mercato. E’ passata anche dal Chievo la carriera di Marco Migliorini, cresciuto proprio nelle giovanili del club di Campedelli che nelle sue fila annovera Djordjevic, ex della Lazio, che vorrebbe fare un dispetto a Lotito. Come non ricordare il primo gol in maglia granata di Ciro De Cesare, segnato proprio al Chievo, nella stagione di grazie ’97- ’98, in cui proprio la squadra veneta inflisse alla Salernitana di Rossi l’unico dispiacere interno. Storie del passato che restano nella memoria in questo 15 febbraio 2020 che vide, giusto cento anni fa, debuttare la Salernitana nella prima gara ufficiale, giocata e vinta dai granata, allora in maglia biancoceleste, sul campo dello Sporting Stabia. Decise il derby un gol di Aliberti. Cento anni dopo, la Salernitana di Ventura cercherà un altro colpo esterno per alimentare sogni e speranze di una tifoseria che attende ancora un segnale dalla proprietà.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto