SALERNITANA: C’E’ ANCHE BONAZZOLI

Ripartire da Genova non gli dispiacerà. Del resto, da calciatore di proprietà della Sampdoria, la prospettiva di sfidare al Marassi il Genoa potrà solo caricare Federico Bonazzoli. Lasciato fuori dalla gara di lunedì scorso da Colantuono, l’attaccante lombardo ha chiarito tutto con il tecnico e con il direttore sportivo, Walter Sabatini, che ieri gli ha parlato per sondarne motivazioni ed intenzioni. Ora c’è il campo per dimostrare che le parole non siano state portate via dal vento. Bonazzoli ha segnato più di tutti finora, ma non è mai riuscito a conquistarsi un posto da titolare fisso né con Castori né con Colantuono che gli hanno chiesto non solo gol ma anche partecipazione al lavoro collettivo, sposando a tuttotondo la causa. C’è una missione comune per cui battersi dinanzi alla quale qualsiasi interesse ed obiettivo personale passa in secondo piano. Bonazzoli non sempre ha mostrato il giusto atteggiamento e, del resto, la tribuna di lunedì sera e le parole di Colantuono e Sabatini nelle ore successive sono state chiarissime. Ora, però, c’è bisogno di mettere al bando qualsiasi fibrillazione, qualsiasi pretesto che possa turbare la serenità di un gruppo nuovo per undici effettivi e che deve diventare un blocco unico se vuole puntare alla salvezza. E Bonazzoli ha detto a Sabatini di volerne fare parte, ragion per cui da lui come da tutti gli altri ci si aspetta sacrificio e dedizione, altruismo e partecipazione. Segnare 20 gol e retrocedere non varrebbe molto. L’esempio di Simy è ben presente ai tifosi granata. Per Genova, poi, è stato designato l’arbitro Di Bello, direttore di gara di Venezia- Salernitana in cui proprio Bonazzoli segnò un gol pesante all’interno di una prova di spessore: quella che dovrà fornire ogni volta che sarà chiamato in causa, che sia dall’inizio o a partita in corsa. Se il suo indiscusso talento non lo ha ancora portato a diventare attaccante titolare di una formazione di medio- alto livello, non è perché abbia segnato pochi gol ma per altri motivi. Il salto di qualità dovrà essere mentale e, se ci sarà, arriveranno anche i gol e tante altre presenze in massima serie. Del resto, la Salernitana ha dimostrato di voler puntare su di lui non lasciandolo partire a gennaio. Fiducia da ripagare con atteggiamenti e prestazioni tali da far esaltare il suo innegabile talento. Un gol a Marassi potrebbe chiudere il caso ed aprire un’altra storia.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto