SALERNITANA: COL BOLOGNA TORNA VERDI

Una partita decisiva. Quella col Bologna non può che essere approcciata che con questo spirito. In casa, infatti, la Salernitana ha vinto solo una volta e da sabato, si spera, possa cominciare a conquistare i tre punti tra le mura amiche. Del resto, vincere è l’unica opzione disponibile per i granata se si vuole dare continuità alla bella prova offerta col Milan ed al prezioso punto che ne è derivato, accompagnato pure da qualche rimpianto. Insomma, Davide Nicola ha subito inciso sul lato tattico e mentale ed allora è lecito attendersi altri progressi contro la squadra di Mihailovic, quel Bologna che, battendo lo Spezia, si è regalato un po’ di tranquillità in classifica ed ha fatto anche un favore alle squadre in lotta per la salvezza. Per la gara di sabato dovrebbe essere disponibile Simone Verdi che ha saltato per un affaticamento muscolare la sfida col Milan. Nel progetto tattico di Nicola l’ex Toro dovrà dare qualità ed incidere negli ultimi trenta metri. Con Perotti e Ribery ancora ai box, Verdi sarà il direttore d’orchestra, colui il quale dovrà cambiare lo spartito, agendo da trequartista ma anche da stoccatore vero e proprio. Inoltre, dovrà dare equilibrio in fase di non possesso, cosa che non sempre ha garantito Kastanos nel match col Milan. Il cipriota potrebbe scivolare in panca ed essere rimpiazzato da Obi, entrato bene contro i rossoneri, ed in lizza con Bohinen per un posto in mediana dove Lassana Coulibaly potrebbe essere il centro di gravità in caso di defezione di Radovanovic. Ederson sarà l’elemento chiamato a garantire dinamismo, pressione ed inserimenti. Bonazzoli e Djuric saranno confermati in prima linea dove ci sarà, appunto, anche Verdi, ex di turno e voglioso di lasciare il segno. In difesa dovrebbe esserci la conferma del quartetto proposto sabato scorso, anche se Ranieri continua a denotare qualche difficoltà. Veseli e Jaroszynski restano in preallarme. Ruggeri e Mamadou Coulibaly, invece, sperano di tornare quanto prima a disposizione.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto