SALERNITANA: CON LA VIOLA DAL SOGNO ALL’INCUBO –

Un anno fa, il mese di aprile regalò alla Salernitana e ai suoi tifosi grandi soddisfazioni. Il pari interno con l’Inter e quello del San Paolo aprirono e chiusero un mese esaltante in cui la squadra di Sousa trovò continuità di gioco e risultati, prendendo il largo rispetto alla zona salvezza. La Salernitana era una squadra in crescita sotto tutti i punti di vista e si esaltava con i gol di Dia. Il senegalese segnò addirittura tre gol alla Fiorentina, avversaria domenica dei granata all’Arechi. Da un anno all’altro, la gara con i viola segna alfa ed omega della parabola granata. Quel pomeriggio di inizio maggio regalò gol ed emozioni e sembrava poter proiettare la Salernitana in un’altra dimensione, europea addirittura non per forza per un piazzamento nella parte più nobile della classifica ma dal punto di vista dell’assetto, dell’organizzazione, della visione in senso ampio del club e del suo sviluppo. C’erano progetti o almeno buone intenzioni a lastricare come petali di rose la strada sotto i piedi di Danilo Iervolino e della Salernitana, ma un anno dopo c’è solo un muro di silenzio, che nemmeno il crollo tecnico sta squarciando. Nessuna notizia, ma soprattutto nessuna parola da ormai diversi giorni arriva dalla parte della società ed in particolare della proprietà. Ci sono voci di contatti ed abboccamenti con fondi esteri, ma si è tentato anche di aprire un canale con imprenditori locali. Al momento, però, tutto resta avvolto dal mistero, da un silenzio che è assordante e comincia ad essere anche preoccupante. Un anno fa la Salernitana si godeva una delle più belle primavere granata della sua storia. Dodici mesi dopo si lecca le ferite e sfoglia la margherita. Non c’è stata l’esplicita manifestazione di volontà da parte di Iervolino di cassare una stagione tutta sbagliata e di rilanciare, né c’è stata l’espressa intenzione di aprire ad eventuali acquirenti. Si resta nel limbo, in attesa degli eventi. Il paradosso ulteriore è che domenica contro la Fiorentina non ci sarà Dia, il bomber della scorsa stagione, messo ai margini dopo essersi quasi autoescluso con i suoi comportamenti. Nelle scorse settimane, le proprietà della Salernitana e della Fiorentina stavano studiando la formula per il trasferimento in viola del senegalese che è stato accostato anche alla Lazio e che da pepita d’oro è diventato un problema di cui liberarsi ad un prezzo quasi stracciato. Sarebbe stato giusto ed opportuno cederlo un anno fa, rinunciando all’idea un po’ ingenua di poter incassare anche trenta- quaranta milioni. Col senno di poi è facile parlare, ma è chiaro che proprio la gestione di Dia abbia rappresentato uno dei nodi principali intorno a cui s’è avviluppata la stagione orribile della Salernitana che ora deve giocare e fare punti per evitare di vedersi materializzare la retrocessione con largo anticipo. Difficile che vincano tutte le squadre che sono al momento ai limiti della zona rossa, ma l’ultimo turno di campionato ha riservato tante sorprese per cui nulla è da escludere a priori. Se la Salernitana vorrà evitare di retrocedere a metà aprile, dovrà prima di tutto fare risultato con la Fiorentina. E si spera che dopo la gara con i viola, arrivi un segnale anche da parte della proprietà.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto