SALERNITANA: DIECI ESAMI, MA IL PIU’ IMPORTANTE E’ DOMENICA

Dieci partite per scrivere il finale di una stagione finora mediocre e senza continuità, nella quale, però, nulla è precluso. E’ vero che la Salernitana deve ancora osservare il turno di riposo, ma è anche vero che i trenta punti che sono in palio non sono certo pochi. Tutto è ancora nelle mani dei granata, chiamati, però, ad alzare il proprio ritmo e ad inanellare quel filotto di vittorie che non c’è ancora stato. Giunta al quarto anno in cadetteria, la Salernitana dell’era Lotito- Mezzaroma non è mai riuscita ad infilare una serie vincente particolarmente lunga, anzi, già un paio di vittorie consecutive è stato un risultato che ha fatto clamore. Per raggiungere i playoff, però, bisognerà fare di più e non basterà far leva su eventuali disgrazie altrui. Dal caso Spezia agli affanni del Palermo e del Foggia la serie B si conferma un campionato senza pace e con sempre minore credibilità dopo il pasticcio estivo ed il conseguente format più che anomalo con sole diciannove società iscritte al campionato. La Salernitana ha a disposizione dieci partite e dovrà sfruttare al massimo il fattore campo per restare agganciata al treno playoff, ma dovrà anche ritrovare la sua vena corsara per sostenere e legittimare le sue ambizioni. Dopo la sconfitta di Perugia, è inutile nascondere la circostanza che la missione si sia fatta quanto mai complicata, ma la squadra ha il dovere di provarci. La gara di domenica con il Crotone sarà un test decisivo per capire se nel gruppo ci sia ancora la convinzione di poter centrare quell’obiettivo che la società ha indicato in avvio di stagione. Contro una formazione di qualità, ma alle prese con una classifica allarmante ci sarà da soffrire non poco. Ci vorranno quelle motivazioni che hanno fatto pendere la bilancia dalla parte del Perugia nel confronto del Curi e con cui bisognerà sopperire anche ad una più che probabile emergenza difensiva. A scanso di equivoci, poi, la vittoria servirebbe per mettere anche una bella ipoteca sul discorso salvezza, visto che il calendario propone ai granata tre sfide con squadre impelagate nella zona bassa come Crotone, Livorno e Venezia, prima delle gare con Spezia e Cittadella che potranno essere etichettate come scontri diretti in chiave playoff solo se la formazione di Gregucci non avrà perso altro terreno nelle prossime tre sfide. Dieci partite per uscire dall’anomimato del limbo della classifica, ma tutto passerà per quella di domenica. Tre punti col Crotone: solo così la Salernitana potrà ancora sperare in qualcosa di meglio.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto