L’Arechi ha ventotto anni e li dimostra tutti. In attesa del restyling propiziato dalle Universiadi, il Principe degli stadi si prepara a fare da set al remake della prima puntata di una storia quasi trentennale. Era il 9 settembre del ’90 quando la Salernitana di Ansaloni affrontò il Padova nella prima partita nel nuovo impianto. L’esordio nel giorno del ritorno in B, atteso da quasi un quarto di secolo, fu una festa senza esultanza finale perchè le due squadre pareggiarono a reti bianche, un risultato che domenica si dovrà evitare: dopo due pareggi di fila, infatti, alla Salernitana tutti chiedono la vittoria. Colantuono sa che occorre il risultato pieno per poter affrontare una fase intensa della stagione con più serenità. Ieri, in Duomo, tecnico e squadra, preceduti dal copatron Mezzaroma e dal diesse Fabiani, hanno onorato San Matteo ricevendo la benedizione di Monsignor Soricelli che ha augurato ai granata la promozione in serie A, un sogno che potrà diventare obiettivo concreto solo grazie al lavoro ed ai risultati. E domenica sarà già una prova molto significativa perchè all’Arechi arriverà una squadra imbattuta e sfrontata che ha già superato indenne l’esame Bentegodi alla prima giornata. Colantuono ha pensato ad un cambio di registro sul piano tattico per dare l’assalto ai tre punti, ma il proposito di modificare il sistema di gioco è stato, a quanto pare, accantonato perchè non tutte le pedine sono al top. In difesa si resta con i tre centrali, tra cui ci sarà il debutto di Gigliotti, l’unico mancino puro, che dovrà riscattare le incertezze della gara di Coppa a Chiavari. Il francese prenderà il posto di Migliorini. Sulle corsie laterali Pucino e Casasola sono in vantaggio su Vitale ed Anderson, mentre in attacco non ci dovrebbero esser dubbi sul tandem Djuric- Bocalon. Di Gennaro dovrà illuminare il gioco ed i dubbi sono tutti sui suoi compagni di reparto. Akpa e Castiglia, Di Tacchio ed Odjer: sono in quattro a contendersi due maglie. Nel test con la Primavera Colantuono ha provato Odjer e Castiglia, ma i dubbi restano. Non ce ne sono, invece, in merito a ciò che società e tifosi si attendono domenica: una prestazione di carattere e spessore, premiata dal successo, sarebbe l’ideale per dare una prima svolta ad una stagione che è partita all’insegna di un entusiasmo ritrovato che solo i risultati potranno corroborare.
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