SALERNITANA: DOMANI SI VOLTA PAGINA

Non sarà una completa rivoluzione, ma poco ci manca. Da domani sarà tempo di bilanci, processi e sentenze. La Salernitana stasera dovrà risolvere la pratica salvezza nell’appendice play out contro il Lanciano all’Arechi e subito dopo per proprietà e dirigenti sarà opportuno tirare le somme. L’obiettivo dichiarato dallo stesso Claudio Lotito è fare tesoro dell’esperienza maturata in questa tormentata stagione agonistica per non commettere più gli errori di ieri.

Un campionato sofferto, sudato e riacciuffato per i capelli da parte della Salernitana. La proprietà è la prima a non essere contenta del risultato arrivato soltanto dopo l’appendice dei play out. Da tempo circola negli ambienti sportivi il sospetto che Lotito e  Mezzaroma abbiano intenzione di passare la mano. L’imperatore Claudio ha smentito tutto, garantendo massimo impegno per la prossima stagione. Siamo al redde rationem, insomma. Da domani si capiranno le reali intenzioni della società. Dovesse dare seguito alle dicharazioni rilasciate in settimana, comunque, Lotito sembra intenzionato a cambiare buona parte dell’organigramma tecnico e dirigenziale di questa stagione. Ancora una volta, il co-patron guarderà in casa Lazio per la casella dell’allenatore e del direttore sportivo. Molto però dipenderà dalla decisione sulla posizione di Fabiani. Il diesse, che fino a qualche giorno fa era in predicato di trasferirsi al Bari dopo avere flirtato con la Sambenedettese, ha ancora un anno di contratto con la Salernitana. Nel caso in cui Lotito e Mezzaroma dovessero optare per un altro operatore di mercato in pole position c’è Pasquale Foggia. L’ex talento della Lazio e della Nazionale che ha chiuso la carriera con la Salernitana sarebbe al primo anno da dirigente. Non è escluso che potrebbe essere affiancato proprio a Fabiani, magari partendo dal settore giovanile. E siamo al capitolo allenatore. Menichini non sarà confermato sulla panchina della Salernitana. Lotito ha una buona considerazione del tecnico di Ponsacco, lo ritiene anche fortunato e spesso ha fatto dei paralleli con Napoleone che sceglieva i suoi generali in base alla fortuna più che alle capacità, ma sembra intenzionato ad affidare la panchina granata a Simone Inzaghi. L’ex attaccante ha fatto la trafila di tecnico nel settore giovanile della Lazio e lo scorso anno è stato promosso sulla panchina maggiore per il dopo Pioli. Un interregno per fargli prendere confidenza con i grandi e magari affidargli la guida tecnica della Salernitana in B. Inzaghino ama fare giocare le sue squadre, ma è chiaro che un conto sono le giovanili, un altro i professionisti. Poco conta anche la breve parentesi finale di seria A con la Lazio. Staremo a vedere.

La rosa. Rimarranno in pochi. Una decina, forse meno. Terracciano, Tuia, Bernardini, Empereur, Moro, Zito con i gemelli del gol Coda e Donnarumma da blindare. Occhio al rinnovo di Nalini. Rientreranno alla base anche Troianiello e Sciaudone. Quest’ultimo domenica si sposa alle Maldive, ha ancora un biennale ma lo Spezia non eserciterà l’opzione del riscatto (fissata per mille euro) in attesa che l’ex Bari rescinda con la Salernitana per poi sottoscrivere un contratto di due anni a cifre spalmate. Ma soltanto in caso di incentivo all’esodo granata.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta