Tornare al successo interno e sfatare il tabù Cittadella: è la doppia missione che deve centrare la Salernitana, chiamata al riscatto su più fronti in occasione del prossimo incontro casalingo. I granata sono a secco di vittorie all’Arechi dal 26 febbraio, quando si imposero per due a zero sulla Cremonese, e dovranno provare ad invertire la rotta senza poter far leva sul sostegno dei propri tifosi, visto che, al momento, la linea prevalente è ancora e sempre quella della diserzione. Inoltre, nelle ultime quattro occasioni in cui la Salernitana ha ospitato il Cittadella non è mai riuscita a vincere. I granata veneti hanno sempre strappato un risultato positivo negli ultimi quattro viaggi all’Arechi. L’ultima vittoria della Salernitana risale al campionato di serie C 2005- 06 e porta la firma di Magliocco. Dopo il ritorno in B delle due formazioni, è stato sempre il Cittadella a sorridere. Nel 2008- 09 il Cittadella si impose per due a uno con gol della bandiera dei padroni di casa realizzato da Pestrin. Nel 2009- 10, la Salernitana fu battuta in rimonta. Dopo il gol di Fava, furono Ardemagni e Pettinari a a ribaltare il punteggio. Nel 2016- 17, invece, fu pari a reti bianche per i granata di Bollini che videro sfumare le speranze di riagganciare il treno playoff. L’anno scorso, più o meno di questi tempi, la squadra di Colantuono fu superare per tre a uno da quella di Venturato che le impartì una vera e propria lezione, trascinata da Schenetti, autore di una doppietta. Nel tabellino dei marcatori anche due difensori: il terzino Salvi per gli ospiti e capitan Schiavi per la Salernitana. Cabala a parte, il Cittadella è un avversario di qualità come dimostra la classifica dei veneti, che premia il lavoro intelligente e competente della società e del direttore sportivo Marchetti, capace a gennaio di cedere Strizzolo alla Cremonese e di sostituirlo con Moncini, a segno nove volte nel girone di ritorno: Jallow (4), Djuric (2), Calaiò (1) hanno segnato in tre meno gol dell’ex Cesena, che la scorsa estate ha firmato per la Spal con cui non ha trovato spazio in serie A e che a gennaio ha accettato di buon grado la proposta del Cittadella che, di certo, non avrà investito le cifre che la Salernitana ha dovuto sborsare per i vari Jallow, Djuric e Calaiò. La speranza è che sabato i tre avanti di Gregucci si dimostrino più efficaci di Moncini e soci. C’è un Arechi da riconquistare, c’è un tabù da sfatare e proprio in queste occasioni bisogna tirar fuori grinta ed orgoglio.
Articoli correlati '
17 APR
DIA E DINTORNI: I TORMENTI DI IERVOLINO –
Il 26 aprile il Collegio Arbitrale affronterà il caso Dia. Tra la Salernitana ed il calciatore le distanze non si sono accorciate in...
17 APR
SALERNITANA: RIMANDARE L’ADDIO –
Vincere con la Fiorentina per avere ancora diritto di voto nell’assemblea di Lega convocata per lunedì prossimo. Anche se la...
16 APR
SALERNITANA: CON LA VIOLA DAL SOGNO ALL’INCUBO –
Un anno fa, il mese di aprile regalò alla Salernitana e ai suoi tifosi grandi soddisfazioni. Il pari interno con l’Inter e quello del...
15 APR
SALERNITANA: FUTURO DA DECIFRARE –
Dodici punti di distanza dal Frosinone a sei giornate dalla fine, la Salernitana ha l’obiettivo di superare i 18 punti totali del Pescara...
15 APR
LNB SERIE A, BATTUTA L’OPENJOBMETIS VARESE E SALVEZZA IPOTECATA PER LA GIVOVA SCAFATI
Solo la matematica tiene ancora in piedi il discorso salvezza, perché il successo della Givova Scafati per 102-90 sulla Openjobmetis...