SALERNITANA: FALSA RIPARTENZA, CURVA DA APPLAUSI –

Code e disagi per entrare in tribuna, così molti devono rinunciare alla cosa più bella della gara di ieri. La Curva Sud Siberiano vince, infatti, prima che la partita cominci. Una scenografia dedicata all’indimenticato Carmine Rinaldi è la cartolina che Salerno manda a tutti per augurare un buon 2023. In campo la Salernitana vorrebbe, ma non può o non riesce in tutto quel che vorrebbe fare. Nicola presenta Sambia e Lovato nella catena di destra, chiedendo al primo di aggredire Theo Hernandez ed al secondo di tenere d’occhio Leao. Tra i due tocca a Lassana Coulibaly legare, garantendo raddoppi e coperture. Pioli, allora, ordina a Tonali di giocare in costante proiezione offensiva, obbligando il maliano a prendere le contromisure del caso. Accade così che, dopo dieci minuti di pressione ed aggressione, la Salernitana venga trafitta dal Milan con una giocata semplice ma efficace. Leao, che all’inizio si è fatto stregare da Ochoa, stavolta non sbaglia. Scappa a Radovanovic, salta il portiere messicano e deposita in rete da posizione defilata. Cinque minuti dopo, arriva il raddoppio. Ochoa si supera una prima volta su Tonali, cui un disimpegno sbagliato di Sambia consegna una nuova chance. L’ex Brescia, che all’Arechi aveva segnato già con la maglia delle rondinelle, non sbaglia. Due a zero e partita in controllo del Milan che potrebbe dilagare, ma sciupa tanto. La Salernitana non riesce a cambiare marcia e, solo a metà ripresa, dopo i cambi di Nicola c’è una reazione. Bonazzoli ci mette impegno e lega di più il gioco tra le linee, ma è ancora Ochoa ad essere protagonista. Il portiere messicano chiude la porta su più tentativi a colpo sicuro dei rossoneri e l’Arechi si accende quando Bonazzoli, ben pescato da Coulibaly, trova il gol che dimezza lo svantaggio. Otto minuti di recupero, però, non bastano alla Salernitana per riacciuffare la parità.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto