SALERNITANA-FIGC: TRUST ATTO SECONDO

Un trust riveduto e corretto, almeno a quanto assicurano i legali della Salernitana. Un documento più in linea con indicazioni ed auspici della Federazione che aveva congelato la bozza presentata in extremis lo scorso 25 giugno, chiedendo integrazioni e correzioni e concedendo anche qualche altro giorno di tempo. Il dato positivo è proprio questo: la Figc non ha chiuso la porta, rimasta socchiusa per consentire a Salerno di non perdere fuori dal campo la serie A, ma di potersela giocare. Come? Ad armi pari con le altre? Questo, per ora, non è dato saperlo perché il budget con cui il trust sarà finanziato non è noto. Stando ad alcune indiscrezioni non sarebbe certo quello che servirebbe per potersi permettere acquisti ed ingaggi di fascia medio- alta. Si vedrà. Bisogna leggere le carte, ma, al tempo stesso, bisogna ribadire un concetto. Il trust non è la soluzione al problema della multiproprietà. E’ una sorta di ancora di salvezza, in verità più per la proprietà e la dirigenza che per la Salernitana. Per questo, resta auspicabile la conclusione in tempi rapidi di eventuali trattative per consentire un passaggio di consegne che restituisca piena serenità all’ambiente, avvelenato da anni di diatribe sulla gestione romana ed ora esasperato da un estenuante tira e molla sulla iscrizione alla serie A, traguardo raggiunto a sorpresa, come ampiamente hanno dimostrato i fatti in seguito. Perché, nella migliore delle ipotesi, solo tra qualche giorno la Salernitana ed i suoi tifosi potranno tirare un sospiro di sollievo e la stagione partirà comunque in ritardo e con tante ombre. Iscrizione e cessione: tutto in tempi rapidi, magari ben prima dei sei mesi previsti dal trust. Solo così ci sarà una vera ed autentica discontinuità col passato che, come hanno ricordato i tifosi nel comunicato diffuso ieri, non potrà prevedere eccezioni.

Autore dell'articolo: Barbara Albero