SALERNITANA: IL FILM DEL 2017 E’ SENZA LIETO FINE

Poche luci, qualche soddisfazione da mettere da parte, ché nei momenti difficili è sempre bene avere qualche ricordo dolce a cui aggrapparsi, e tante ombre, tutte figlie di una grande zona d’ombra, quella in cui è adagiata da anni la Salernitana. Il 2017 non è stato diverso dal suo predecessore, anche se, almeno, la salvezza è arrivata senza la coda dei playout. Le vittorie contro l’Avellino nel maggio e nell’ottobre di questo anno che va agli archivi rappresentano per i tifosi i momenti più belli ed entrambi portano la firma di Alberto Bollini, il tecnico con cui pareva che la società potesse avviare un serio e proficuo progetto e che, invece è stato defenestrato a sorpresa ma non troppo per i suoi screzi estivi con il diesse Fabiani. L’anno solare è cominciato nel segno di Massimo Coda, autore del gol partita con lo Spezia ed a segno anche nel derby di maggio con l’Avellino prima di diventare uomo mercato e di trasferirsi al Benevento. Anche il suo gemello in granata, Alfredo Donnarumma, ha lasciato l’Arechi per accasarsi all’Empoli con cui sta segnando a raffica. Le scelte di mercato compiute in estate dalla Salernitana non hanno finora pagato. I tifosi granata hanno salutato con grandi rimpianti Coda e Donnarumma che sono stati sostituiti da un giovane rampante ma ancora acerbo come Rossi e da due attaccanti non proprio di primo pelo come Bocalon e Rodriguez che hanno avuto un rendimento altalenante finora. In panchina non poteva mancare l’ennesimo ribaltone. Bollini è stato salutato senza troppi riguardi da Lotito, Mezzaroma e Fabiani dopo aver portato la squadra ad un passo dai playoff nel girone di ritorno dello scorso campionato ed essere arrivato ad un passo dalla vetta in quello attuale. Poi, dopo la serie di dodici risultati utili di fila, è arrivato un calo che il tecnico non ha saputo arginare ma il cui prezzo, l’esonero,  è apparso troppo salato. Ora c’è Stefano Colantuono al comando di un gruppo che ha chiuso il girone di andata con due sconfitte e con il fiato corto e che dovrà essere migliorato a gennaio con tante cessioni ed innesti mirati perché l’anno che verrà dovrà essere, almeno si spera, migliore sotto tutti i punti di vista.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto