SALERNITANA: IERVOLINO CHIEDE LA SVOLTA

Un pranzo di lavoro, un’occasione per fare il punto della situazione e guardarsi negli occhi anche per capire intenzioni ed aspettative di tutti in chiave futura. Ieri in città per partecipare alla festa della Polizia di Stato, Danilo Iervolino ne ha approfittato per vedere a pranzo Walter Sabatini e lo staff tecnico, capeggiato da Davide Nicola. Direttore sportivo ed allenatore hanno incassato rinnovati attestati di stima da parte del numero uno granata che ha dato anche i voti ed ha ammesso di aver dovuto digerire qualche delusione per i risultati ed anche per quanto fatto sul mercato, ma ha riconosciuto impegno, professionalità e qualche attenuante. Gli arbitri hanno inciso almeno quanto gli errori commessi in prima persona. Insomma, questi primi tre mesi di Danilo Iervolino alla guida della Salernitana sono stati vissuti ad altissima intensità. Tanti progetti, tante idee, tutto ancora da tramutare in opere e fatti anche perché il piano di investimento complessivo non può non avere al centro il risultato sportivo. E la Salernitana si sta giocando ancora la salvezza, pur partendo dall’ultima posizione. Sabato sarà una giornata molto importante. Cagliari- Sassuolo e Sampdoria- Salernitana potrebbero scrivere capitoli cruciali del libro a puntate che è la lotta salvezza in cui tutti da tempo annaspano. Le mancate vittorie in casa pesano, non meno di qualche punticino lasciato qua e là: fossero arrivati anche solo due pareggi con Toro e Roma, oggi la classifica sarebbe guardata con altri occhi. La Salernitana, forse, ha commesso l’errore di volere tutto e subito, mettendosi addosso una pressione anche eccessiva. La politica dei piccoli passi, a volte, aiuta a scalare le montagne ed ora, anche se tempo e partite a disposizione sono diminuiti, bisognerebbe rovesciare la base di partenza di ogni discorso. Più che rammaricarsi per le occasioni perse, aiuterebbe pensare che, nonostante tutto, la salvezza è ancora possibile. Sampdoria, Udinese e Fiorentina: in otto giorni si capirà quasi tutto. Tre partite da affrontare col piglio giusto, quello sfoderato all’Olimpico, ma senza fare calcoli e senza quella nociva ansia da prestazione che ha, probabilmente, attanagliato Kastanos al cospetto di Rui Patricio. Iervolino, Sabatini, Nicola, la squadra ed anche l’ambiente: tutti sono stati travolti e contagiati dalla voglia di recuperare il terreno perso nel più breve tempo possibile. Se dagli errori si è capaci di apprendere, per il rush finale di stagione la Salernitana potrà sicuramente essere più pronta e preparata. Dopo averla sfiorata a Roma, la svolta potrebbe essere davvero ad un passo. Nicola ci crede, la società è con lui. La gara con la Sampdoria è l’occasione giusta per raccogliere i frutti di un lavoro impostato da mesi ormai.
Un pranzo di lavoro, un’occasione per fare il punto della situazione e guardarsi negli occhi anche per capire intenzioni ed aspettative di tutti in chiave futura. Ieri in città per partecipare alla festa della Polizia di Stato, Danilo Iervolino ne ha approfittato per vedere a pranzo Walter Sabatini e lo staff tecnico, capeggiato da Davide Nicola. Direttore sportivo ed allenatore hanno incassato rinnovati attestati di stima da parte del numero uno granata che ha dato anche i voti ed ha ammesso di aver dovuto digerire qualche delusione per i risultati ed anche per quanto fatto sul mercato, ma ha riconosciuto impegno, professionalità e qualche attenuante. Gli arbitri hanno inciso almeno quanto gli errori commessi in prima persona. Insomma, questi primi tre mesi di Danilo Iervolino alla guida della Salernitana sono stati vissuti ad altissima intensità. Tanti progetti, tante idee, tutto ancora da tramutare in opere e fatti anche perché il piano di investimento complessivo non può non avere al centro il risultato sportivo. E la Salernitana si sta giocando ancora la salvezza, pur partendo dall’ultima posizione. Sabato sarà una giornata molto importante. Cagliari- Sassuolo e Sampdoria- Salernitana potrebbero scrivere capitoli cruciali del libro a puntate che è la lotta salvezza in cui tutti da tempo annaspano. Le mancate vittorie in casa pesano, non meno di qualche punticino lasciato qua e là: fossero arrivati anche solo due pareggi con Toro e Roma, oggi la classifica sarebbe guardata con altri occhi. La Salernitana, forse, ha commesso l’errore di volere tutto e subito, mettendosi addosso una pressione anche eccessiva. La politica dei piccoli passi, a volte, aiuta a scalare le montagne ed ora, anche se tempo e partite a disposizione sono diminuiti, bisognerebbe rovesciare la base di partenza di ogni discorso. Più che rammaricarsi per le occasioni perse, aiuterebbe pensare che, nonostante tutto, la salvezza è ancora possibile. Sampdoria, Udinese e Fiorentina: in otto giorni si capirà quasi tutto. Tre partite da affrontare col piglio giusto, quello sfoderato all’OIimpico, ma senza fare calcoli e senza quella nociva ansia da prestazione che ha, probabilmente, attanagliato Kastanos al cospetto di Rui Patricio. Iervolino, Sabatini, Nicola, la squadra ed anche l’ambiente: tutti sono stati travolti e contagiati dalla voglia di recuperare il terreno perso nel più breve tempo possibile. Se dagli errori si è capaci di apprendere, per il rush finale di stagione la Salernitana potrà sicuramente essere più pronta e preparata. Dopo averla sfiorata a Roma, la svolta potrebbe essere davvero ad un passo. Nicola ci crede, la società è con lui. La gara con la Sampdoria è l’occasione giusta per raccogliere i frutti di un lavoro impostato da mesi ormai.

Autore dell'articolo: Redazione