SALERNITANA: IL 4-2-3-1 FUNZIONA E GABIONETTA BRILLA

Tre gol in un tempo, il secondo, al Rimini ed interessanti indicazioni tattiche dopo un primo tempo in cui il gioco non era stato troppo fluido. Vincenzo Torrente non abbandonerà, di certo, il suo progetto iniziale, ossia il 4-3-3, solo perchè nell’amichevole di ieri con i romagnoli di Pane la squadra si è espressa meglio quando è mutato lo spartito tattico, ma terrà, senz’altro, conto delle risposte giunte dal campo. Così com’è, si sapeva non da ora ma dall’inizio, la Salernitana non sembra una squadra fatta su misura per giocare con il tridente. Non è solo la penuria di esterni puri in prima linea, quanto le caratteristiche del miglior calciatore della rosa, ossia Calil, ed anche quelle dei centrocampisti attualmente in rosa (solo Bovo ha doti da incursore), a suggerire al tecnico di provare anche altre soluzioni tattiche. E’ chiaro che il tecnico insisterà sul modulo a lui più caro, anche perchè è lecito attendersi che i prossimi innesti che arriveranno dal mercato saranno funzionali a quel progetto di gioco (non fosse altro che per il fatto che, in caso contrario, allora non si sarebbe dovuto scegliere Torrente ma un allenatore con idee diverse), tuttavia è altrettanto giusto studiare soluzioni alternative ed il 4-2-3-1 è sicuramente un abito che può essere adatto alla Salernitana visto che Calil può agire a ridosso di Eusepi e non da esterno e che sulle fasce vengono impiegati elementi di ruolo. Gabionetta è stato grande protagonista del test di ieri con una doppietta, Calil ha centrato un palo, ma, ciò che conta, è che la manovra sembra aver tratto dei benefici dalla nuova impostazione. Torrente aspetta rinforzi per sviluppare al meglio il 4-3-3 e, comunque, a prescindere dal modulo è proprio questa una delle indicazioni principali che tutte le amichevoli estive hanno dato: l’organico granata necessita di nuovi innesti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto