E’ un conto alla rovescia malinconico, una lenta agonia che consuma l’anima e che la mancanza di notizie sul futuro contribuisce a rendere ancor più dolorosa ed avvilente. I tifosi della Salernitana avrebbero meritato ben altro visto l’entusiasmo ed il contributo anche in termini economici con cui hanno accompagnato il triennio in A della squadra. Entusiasmo e passione, oltre che numeri importanti, registrati anche nelle categorie inferiori, giova ricordare. Questo per far capire che non retrocedono i tifosi, ma la squadra e la società. Ogni componente ha camminato in una direzione diversa, quasi badando ai propri interessi ed il risultato è questo. Sono retrocessi tutti. Iervolino, De Sanctis, Sabatini, Sousa, Inzaghi, Liverani, e da ultimo Colantuono sotto la cui gestione arriverà il verdetto amarissimo. E retrocedono anche i calciatori, anche se ognuno pensa al suo orticello, ai gol segnati, alle presenze, al contratto. Nessuno si salva. Il bagno di sangue economico di questa stagione cancella e travolge i fotogrammi felici del bagno di folla della scorsa stagione. Si era scritta una bella storia fino a maggio del 2023, nonostante qualche errore anche fisiologico. Poi, improvvisamente e senza una causa apparente e scatenante, è tutto cambiato. Iervolino vuole andar via da un mondo che non gli piace più. I calciatori vogliono evitare il rischio di restare in una sorta di prigione dorata visto che gli ingaggi percepiti a Salerno non sono certo da serie B. Domani si gioca e si spera che la Salernitana scenda in campo con voglia ed orgoglio perché bisogna evitare quanto meno l’onta di retrocedere già dopo il triplice fischio del match con la Fiorentina, cosa che avrebbe per la società una ripercussione immediata: ossia la perdita del diritto di voto in Lega. Non siamo ancora a fine aprile e la Salernitana offre di sé l’immagine di un vascello alla deriva. Al momento tocca a Iervolino prendere in mano il timone. Poi, arrivasse l’offerta giusta, gli scenari potrebbero cambiare. Colantuono ha chiesto alla squadra di affrontare la gara con la Fiorentina con lo spirito di chi vuole ribellarsi ad un destino già segnato. Sul campo si vedrà la risposta del gruppo.
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